In una giornata che ricorderemo probabilmente a lungo per il prezzo, c’è anche spazio per parlare di altro. E nello specifico per parlare anche di ETF Ethereum, ascoltando quanto arriva direttamente dalla viva voce di uno dei protagonisti del lancio di questi prodotti negli USA.
A parlare infatti è Matt Hougan – che è a capo di Bitwise – società particolarmente attiva nel mondo dei fondi crypto e che gestisce già due ETF negli USA. Uno su Bitcoin, uno su Ethereum e che ha richiesto ok anche su un ETF su Ripple. Una società che gestisce inoltre fondi privati su diverse delle crypto top del settore DeFi.
È quel Matt Hougan che abbiamo intervistato anche su Criptovaluta.it e che ora invita tutti alla calma sugli ETF Ethereum, sui quali in molti si sono già espressi senza tenere conto di quelli che sono i tempi della finanza tradizionale. Qualcosa che fa parte anche degli inviti che abbiamo lanciato da queste pagine più e più volte.
Cosa ha detto Matt Hougan riguardo gli ETF Ethereum
Il tema è quello degli ETF su Ethereum, prodotti che sono stati lanciati recentemente negli USA e che non hanno ancora riscosso forse il successo che in tanti si aspettavano. Niente grande successo immediato, anche se come ogni bicchiere che non è colmo fino all’orlo – è più che naturale avere discussioni sul fatto che sia mezzo pieno o mezzo vuoto.
Stiamo tenendo botta contro BlackRock e Fidelity. Ci sono persone che vogliono che un asset manager crypto nativo sopravviva.
Questo è il commento su quella che è di fatto una corsa a tre per quanto riguarda gli ETF Ethereum, con la società però gestita da Larry Fink, BlackRock, che come prevedibile continua e probabilmente continuerà a guidare il comparto, almeno in termini di introiti.
E su Ethereum nello specifico:
È la Microsoft delle blockchain: Microsoft è la compagnia noiosa degli anni ’70 con tecnologia vecchia, ma che è ancora la terza compagnia del mondo. Se lavori in una grande banca e stai cercando di tokenizzare un asset, certamente non verrai licenziato per aver utilizzato Ethereum.
Il riferimento è a quelle compagnie come Microsoft che appunto saranno poco eccitanti, ma comunque sicure al punto tale da piacere a chi lavora davvero. Un paragone del quale certamente torneremo a parlare e che forse è uno dei più precisi che abbiamo visto applicare al mondo di Ethereum.
Un messaggio ai crypto appassionati
Il messaggio è chiaramente per i crypto appassionati, che hanno forse poca contezza di come funzioni il mondo degli adulti e che troppo spesso si lasciano affascinare da tecnologie nuove, troppo nuove, e certamente troppo recenti per essere prese in considerazione da certi mercati.
Servirà portare un po’ di pazienza per vedere Ethereum venduto anche ai grandi fondi. Una pazienza che non dovrebbe mancare almeno ai trader e agli investitori in crypto di lungo corso.