Avevamo anticipato che a nostro avviso la crescita della scorsa settimana del mondo crypto era in realtà da ricondursi a fattori più che altro politici. E un’analisi più attenta – in particolare su Solana – conferma a nostro avviso l’intuizione. Tra le migliori della settimana sono state proprio quelle crypto che hanno più bisogno di appoggio politico negli USA.
Su queste – per quanto la lettura non può che essere di quelle che raccontano soltanto una parte della verità – la pressione rialzista è stata maggiore. E sarà almeno in parte un mercato dominato anche da questo fattore da qui alle elezioni del 5 novembre.
Fattori che abbiamo già analizzato sul nostro canale VIP Premium – canale dove puoi ricevere fino a 20 segnali mensili e approfondimenti che non trovi né qui sul nostro sito, né sul canale accessibile a tutti. Ma andiamo con ordine e vediamo perché c’è una sorta di Trump factor in quello che sta succedendo al mercato crypto.
Trump factor: e se fosse lui a spiegare il rialzo di questi ultimi giorni?
È stata una settimana vivace e positiva per Bitcoin e crypto, che è coincisa però con un altro fattore – la crescita di Trump in termini di possibilità di farsi eleggere come prossimo presidente degli Stati Uniti d’America. Una possibilità che almeno per Polymarket è in rialzo e che serpeggia anche nei sondaggi classici.
- Solana lo conferma?
Solana è stata tra le più forti di queste ultime giornate di scambi, proprio perché sarebbe con ogni probabilità tra le crypto a guadagnarne di più da un’eventuale elezione di Donald Trump.
Questo perché sono in ballo degli ETF su Solana – per quanto non se ne sia saputo più nulla – che torneranno in corsa per l’approvazione probabilmente se e soltanto se ci sarà un avvicendamento alla guida di SEC. Avvicendamento di Gensler che arriverà probabilmente se dovesse appunto vincere Trump.
- Anche per la alt season?
Probabilmente sì. A godere maggiormente dalla eventuale vittoria di Trump sarebbe il settore delle crypto minori, settore nel quale ora la famiglia Trump opera anche tramite proprio token.
Più in generale, è evidente che si stia almeno in parte scontando la possibilità di vittoria di Trump e che almeno una parte dell’andamento del mercato sarà legata proprio a queste possibilità.
Situazione da seguire, per quanto sarà comunque qualcosa che sapremo soltanto il 5 novembre
Dovremo per forza di cose aspettare il 5 novembre, data delle elezioni, per conoscere il vincitore. Nel frattempo le previsioni si muoveranno proprio come fanno i mercati.
Molto difficilmente si arriverà alle elezioni con la certezza della vittoria di questo candidato o dell’avversaria Kamala Harris.
Un effetto *Trump** che però potrebbe avere una durata esigua: almeno secondo Larry Fink di BlackRock, il settore crypto continuerà a crescere a prescindere da chi sarà alla guida degli USA. Cosa sulla quale ha probabilmente ragione.