INTERVISTA ESCLUSIVA CRIPTOVALUTA.IT – Si continua a dibattere della proposta di portare la tassazione sulle plusvalenze su Bitcoin e crypto. Mentre si attendono nuove dai partiti di governo – abbiamo intervistato Luigi Marattin – deputato alla Camera, economista e politico. Un’intervista senza toni morbidi verso il settore, che però sono forse più utili per avere una fotografia più precisa di quanto sta avvenendo in Parlamento – e in particolare intorno alla Legge di Bilancio.
C’è una volontà di scoraggiare gli investimenti in Bitcoin e criptovalute? È il modo corretto di procedere? È tollerabile in un’economia liberale?
Un buon momento anche per analizzare cosa viene fuori dalle voci di opposizione, per ora invero piuttosto silenti sull’argomento.
Criptovaluta.it: La tassazione al 42% su Bitcoin e crypto genererà, secondo la relazione tecnica che accompagna la Legge di Bilancio, soltanto 16,7 milioni di gettito aggiuntivo. Crede che ci siano altri motivi dietro l’aumento dell’aliquota?
On. Luigi Marattin: Non può che essere scoraggiare l’investimento in quella asset class. Non vedo altra possibile motivazione razionale.
Criptovaluta.it: Crede che sia desiderabile un trattamento punitivo del settore Bitcoin e crypto rispetto a altre forme di investimento?
On. Luigi Marattin: In un’economia liberale lo Stato non punisce chi intende investire il proprio denaro nella maniera più aderente alle proprie preferenze. Bitcoin e crypto sono forme di investimento altamente volatili e rischiose, ma nella misura in cui nessuno può bussa alla porta dello Stato per chiedere il ripiano delle perdite, non vedo perché lo Stato dovrebbe raddoppiare la tassazione su chi liberamente decide di impiegare in quel modo il proprio denaro. Soprattutto se il gettito per lo Stato è così ridicolo.
Tra l’altro già oggi la tassazione sui rendimenti di diversi impieghi del capitale è molto difforme (dallo zero dei Pir a, a questo punto, il 42% delle cripto, passando per diverse aliquote intermedie su altri impieghi), e questo non aiuta la predisposizione di un sistema fiscale ordinato.
Criptovaluta.it: Federico Cornelli, Commissario Consob, ha fatto riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa per giustificare l’aumento. Gli investimenti in Bitcoin sarebbero improduttivi, quelli invece tramite intermediari bancari convogliati verso l’economia reale. È d’accordo con questa visione?
On. Luigi Marattin: Ci sarebbe molto da dire su quanto produttivi siano alcuni degli investimenti che parte del mondo bancario, in passato, ha “convogliato verso l’economia reale”. Lascerei perdere lo Stato etico. Il tema di convogliare l’enorme risparmio privato degli italiani verso il mercato dei capitali e il finanziamento delle imprese è uno dei temi principali di politica economica.
Ma ne discutiamo da anni, e a parte qualche tentativo (come i PIR) non è stato mai fatto molto. Occorre invece rimuovere tutti i vincoli che frenano i gestori delle casse previdenziali, che oggi sono praticamente di fatto obbligati a investire solo in immobili e titoli di Stato. Io poi sto molto riflettendo su un’ipotesi che in passato non mi aveva mai convinto, e cioè trattamenti fiscali differenziati sulla base non della natura dell’investimento ma della sua durata prima del realizzo delle plusvalenze.
Criptovaluta.it: C’è spazio per un’opposizione al provvedimento? L’On. Centemero della Lega ha annunciato la presentazione di un emendamento. Lo voterà, nel caso? Come pensa che voterà l’opposizione?
On. Luigi Marattin: Io presenterò un emendamento per abolire quella norma. O, poiché al Gruppo Misto non ho più tanto spazio per presentare emendamenti, firmerò quello di qualsiasi forza politica che lo faccia.
Criptovaluta.it: I partiti del centro liberale non hanno mai mostrato grande attenzione per il tema. Ci può dire di più sulla sua visione personale sul tema?
On. Luigi Marattin: Come ho detto, nella misura in cui nessuno verrà a chiedere allo Stato rimborsi per i soldi eventualmente persi, e nella misura in cui nessuno ritirerà fuori la panzana della “moneta alternativa”, non ho niente contro le criptovalute. Sono un asset class come un’altra.
E voi cosa ne pensate? A prescindere della vostra opinione politica, se volete bene a Bitcoin e, più in generale a quello che c’è interno al nostro ecosistema, è il momento di unire le forze. Dite la vostra e facciamo girare queste informazioni… e facciamo sentire la nostra voce, a gran forza! Vi aspettiamo anche sul nostro canale Telegram, dove siamo già oltre 33.000 sostenitori di Bitcoin e Crypto!
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Grandissima intervista ragazzi. Complimenti a voi. State facendo tanto contro questa manovra assurda
^_^
Serve più impegno pure da parte di noi normies che dobbiamo fare più rumore sui social, condividere questi post e notizie e far capire quanti siamo ai politici che postano delle cripto e soprattutto fargli capire che hanno la possibilità di fidelizzarsi una buona fetta di partecipanti se ci aiutano... visto che gli influencer non ci pensano a diventare politici, a 'sto punto convinciamo i politici a diventare i nostri crypto influencer ahaha