News

Hong Kong: apertura totale a crypto e Bitcoin. Tasse “scontate” e più exchange

Hong Kong punta tutto sulle crypto? Sembrerebbe di sì: ecco la svolta
3 mesi fa
Condividi

Secondo quanto è stato riportato da The Block, la massima autorità fiscale di Hong Kong ha confermato la volontà di estendere il regime di favore per fondi privati e family office anche agli investimenti in criptovalute. Un regime di favore che metterebbe questa categoria di asset a pari delle altre, favorendone con ogni probabilità l’appetibilità da parte di questo tipo di operatori.

A parlare è stato Christopher Hui, che è Segretario per i Servizi Finanziari e del Tesoro – all’interno della Hong Kong Fintech Week. E di novità positive, in quella che è una delle piazze finanziarie più importanti al mondo anche per il mondo crypto, ce ne sono altre.

Ci sarebbe infatti la volontà da parte del governo di espandere il regime di licenze e di avere dunque più exchange che sono in regola e possono operare nella città stato. Un approccio che è molto diverso da quello della Cina e – se vogliamo – anche da quello italiano – dove invece si sta tentando di alzare la tassazione proprio per scoraggiare questo tipo di investimenti.

A Hong Kong un’aria nuova?

In realtà non nuovissima, perché è da tempo che la città stato punta ad una maggiore apertura verso il settore Bitcoin e crypto. Questa volta però – per quanto non sia ancora nero su bianco – si vuole fare di più.

Lo stesso regime di tassazione di favore su certi investimenti per i fondi privati e anche per i family office verrà esteso, secondo quanto viene confermato da Christopher Hui, anche al settore BTC e crypto.

Qualcosa che sarà decisivo per aprire il mondo crypto anche ad investitori qualificati e che però magari ne erano rimasti lontani proprio per un regime di tassazione meno favorevole.

Apertura anche a più exchange

L’intento sarebbe quello di avere un mercato più libero e funzionale, portando più operatori internazionali del mondo crypto a aprire a Hong Kong, chiaramente in modo compliant con le regole che il paese si è dato proprio a tema crypto.

Hong Kong, come altre giurisdizioni, punta dunque a diventare hub almeno regionale per il mondo Bitcoin e crypto, vocazione probabilmente naturale di una piazza che ha già un’enorme rilevanza per i mercati tradizionali.

Un passo in avanti importante mentre in Europa tira invece aria di stretta. Non solo in Italia, ma anche nei Paesi Bassi e in altre giurisdizioni che stanno cercando di scavalcare in senso peggiorativo quanto fissato dal MiCA.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Intesa San Paolo “ritratta” su Bitcoin, ma noi rilanciamo: Carlo Messina, metti i laser eyes!

Carlo Messina, AD di Intesa San Paolo, merita l'applauso di tutti. E se deve…

da

Crypto Lido DAO che fai a Gennaio? Rimbalzo dopo il ribasso [Analisi]

Lido DAO calo del 43% da dicembre. Prezzo su area supportiva in rimbalzo. Verso…

da

Rivoluzione per Ton Foundation: la crypto di Telegram ha un nuovo presidente. Bullish news?

Novità importanti per TON: cambio alla presidenza della Fondazione, per sfondare anche negli USA!

da

I dati che aspettavano BITCOIN e CRYPTO sono ok. ORA si può ripartire?

I dati del PPI sono migliori delle pessime aspettative. Ok per Bitcoin e crypto.

da

Arriva un BONUS Trading Crypto ASSURDO! Ecco come puoi ricevere 1200$ GRATIS

Tutto quello che devi fare per ricevere il nuovissimo BONUS di CRYPTO TRADING ONLINE…

da