Nel mondo delle crypto esistono diversi modi per fare trading online o investire. Il più comune è acquistare direttamente al prezzo spot, ma si possono anche utilizzare i contratti future e i futures perpetual per speculare sui movimenti di prezzo senza possedere direttamente l’asset sottostante: in questa guida vediamo nel dettaglio cosa significano e come si usano.
Importante premessa: negli esempi riportati in questa guida l’exchange utilizzato è Bybit, tra i migliori crypto exchange in assoluto che offre tutti questi prodotti con commissioni basse e a scalare in base al crescere dei conti clienti. Registrati qui per il superbonus esclusivo per i lettori di Criptovaluta.it
Analizzare e comprendere le differenze tra questi strumenti può aiutare a definire la propria strategia di trading e a migliorare la gestione del rischio, oltre a offrire un hedging (protezione) al portafoglio crypto.
Iniziamo con un’introduzione su cosa sono i futures. Il moderno contratto futures nacque nel Giappone del XVII secolo con il commercio del riso. In origine, questi contratti servivano a mitigare il rischio per agricoltori e commercianti, garantendo un prezzo di vendita o acquisto futuro, indipendentemente dagli eventi che potevano influenzare i raccolti.
Infatti, i future per molti secoli hanno trovato il loro utilizzo solo nel mercato delle commodities. Successivamente, tra gli anni ’70 e 80 hanno trovato applicazione e diffusione sugli indici azionari negli Stati Uniti, per poi diffondersi alle singole azioni e ai mercati europei.
Sia i CEX (gli exchange) che i DEX (decentralized exchange) offrono la possibilità di trading, spot, future e future perpetui. La scelta migliore dipende dalle esigenze individuali. Se si cerca elevata liquidità e facilità d’uso, i migliori crypto exchange possono essere i più adatti.
Se invece si apprezza fondamentalmente la filosofia crypto della decentralizzazione, trasparenza e sicurezza, i DEX rappresentano un’alternativa valida e in continua evoluzione. Tuttavia, non tutti i DEX offrono una gamma di contratti future e futures perpetual.
Le differenze principali tra questi tre strumenti sono notevoli e non riguardano solo la liquidità e la facilità d’uso; con i future entra in gioco anche il fattore tempo e la data di scadenza. Queste differenze si riflettono nel prezzo. In allegato riportiamo la comparativa su grafico 1H di Bybit tra: prezzo spot, futures perpetual e futures.
Definizione: il prezzo spot implica l’acquisto o la vendita immediata di una crypto al prezzo di mercato attuale. È la scelta migliore per chi desidera possedere la crypto e mantenerla soprattutto sul lungo termine. Inoltre, consente il trasferimento e il deposito su wallet esterni.
Rishi: la semplicità di questa modalità riduce i rischi derivanti dalla leva finanziaria, ma espone comunque alla volatilità del mercato.
Pertanto, i prezzi spot, pur senza saperlo, sono utilizzati per la maggior parte delle transazioni quotidiane, come l’acquisto di generi alimentari, benzina, ecc.
Definizione: un prezzo future è il prezzo concordato oggi per la consegna di un bene a una data futura specifica. È un contratto legalmente vincolante per acquistare o vendere una crypto a un prezzo e una data predeterminati in futuro, senza doverlo possedere.
Viene utilizzato da chi desidera sfruttare le variazioni di prezzo previste e da chi cerca di coprire il rischio (hedging) di un portafoglio. È ampiamente utilizzato a fini speculativi, poiché l’uso della leva finanziaria amplifica sia i guadagni che le perdite, aumentando il rischio complessivo.
Rischi: esposizione alla leva finanziaria, rischio di liquidazione alla scadenza. In allegato riportiamo un esempio di Future su Bitcoin con scandeza venerdì 28 Marzo 2025 su Bybit, dove abbiamo evidenziato acneh la possibilità dell’utilizzo della leva sull’angolo a destra.
Per operare tramite futures, è necessario destinare una somma a margine, una sorta di “cauzione” che copre le potenziali perdite dell’operazione.
Questo margine iniziale rappresenta solo una percentuale del valore totale della posizione che si apre. Attraverso la leva finanziaria, è possibile controllare una posizione molto più grande del margine iniziale, amplificando sia i potenziali guadagni che le perdite.
Se l’operazione va contro, il margine iniziale potrebbe non essere sufficiente a coprire le perdite. In questo caso, l’exchange chiederà di depositare ulteriore margine (margin call) o liquiderà la posizione, causando una perdita.
La scadenza: i contratti futures hanno una scadenza, ovvero la data in cui il contratto cessa di esistere e avviene il regolamento. Solitamente, i contratti vengono chiusi prima della scadenza; in caso contrario, il regolamento avviene tramite consegna fisica o per contanti sul conto presso l’exchange.
Le scadenze trimestrali, sono le più comuni, ma ci sono anche mensili, specialmente per i future su Bitcoin ed Ethereum. I contratti scadono l’ultimo venerdì del mese e sono diffusi sui principali exchange come Bybit consigliato dal nostro team, Binance, Kraken. Nel grafico allegato la scadenza di Novembre e Dicembre su Bitcoin e relative differenze di prezzo.
Rollare i future: vuol dire chiudere il contratto in scadenza, aprendo un nuovo contratto con una data di scadenza successiva.
Definizione: sono simili ai contratti future, ma non hanno una scadenza, il che permette di mantenere aperte le posizioni indefinitamente, a condizione che il trader mantenga il margine richiesto dall’exchange. Indicati con spesso con la sigla “Future P” per distiguerli dai future “tradizionali”.
Sono diffusi sulla maggior parte delle crypto e in allegato riportiamo un grafico di Solana, con relativo book, di Bybit (qui per aprire un conto con bonus speciali per lettori Criptovaluta.it).
Lo strumento del “Future P”, è diventato molto popolare in ambiato crypto per la flessibilità che offre e per la possibilità di utilizzare la leva finanziaria, senza il fattore tempo. I future
Rischio: tuttavia, come per i contratti future tradizionali, l’uso della leva comporta un rischio significativo.
Futures Perpertual, hanno una caratteristica che li distingue da quelli tradizionali, ed è il funding rate.
Questa è una commissione periodica scambiata tra i trader che detengono posizioni long (acquisto) e short (vendita) in un contratto perpetual e non si trova nei futures “tradizionali”. Questo meccanismo serve a mantenere il prezzo del futures vicino al prezzo spot della crypto.
Come Funziona:
È calcolato automaticamente dall’exchange in base a diversi fattori, tra cui il differenziale tra i prezzi futures e spot e il livello di domanda e offerta per posizioni long e short. Questo meccanismo può essere osservato come una sorta di sentiment del mercato.
La scelta tra spot, futures e futures perpetual dipende dagli obiettivi finanziari e dalla tolleranza al rischio. Il trading spot è più adatto a chi vuole detenere effettivamente la crypto, mentre i futures e i futures perpetual sono strumenti ideali per chi cerca di sfruttare le fluttuazioni di mercato a breve termine o di coprirsi dai rischi, ma comportano una gestione più complessa e un rischio di perdita maggiore.
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