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Lo Stato della Florida ha investito 800 milioni di dollari in Bitcoin e crypto

Lo stato della Florida ha già investito una somma enorme in Bitcoin e crypto. E sarebbe pronto a fare di più, in caso di vittoria...

Se in Italia partono ancora strali contro il mondo crypto e si prova a tassarlo a morte, altrove le cose si fanno diversamente. Secondo quanto riportato durante CNBC Sqawk Box di oggi da Jimmy Patronis, che è CFO della Florida, lo stato avrebbe investito più di 800 milioni di dollari in crypto e Bitcoin.

Una posizione che forse in pochi si aspettavano e che però è lo specchio di uno stato che è stato da sempre tra i più aperti al mondo crypto. Cifre importanti, anche per uno stato mediamente ricco come la Florida, che segnalano ancora una volta inequivocabilmente come le cose, dai due lati dell’oceano, siano molto diverse.

Secondo Patronis, la scelta della Florida è inoltre testimonianza del fatto che le crypto… sono qui per restare, ricalcando un vecchio meme e un atto di credo molto comune tra gli appassionati.

Ancora più investimenti nel caso di vittoria di Donald Trump

Non solo la Florida ha già 800 milioni di dollari investiti in crypto, ma ha anche promesso di aumentare, sempre secondo Patronis, la propria esposizione nel caso in cui dovesse venir fuori Donald Trump come prossimo presidente degli Stati Uniti. Una posizione politica forte – che fa il paio con la convinzione da parte di investitori e appassionati che questo finirebbe per essere il miglior risultato possibile per il comparto.

La Florida è tra le altre cose lo stato schierato contro le CBDC in modo più aggressivo, con una legge che ne proibisce l’utilizzo nonostante si sia lontanissimi negli USA da un dollaro digitale emesso da Federal Reserve.

Un investimento di grandi proporzioni

Si tratta di un investimento di enormi proporzioni, anche se per il momento non è chiaro tramite quali strumenti sia arrivato. C’è la seria possibilità che lo Stato della Florida sia passato da uno dei diversi ETF su Bitcoin che sono disponibili da gennaio negli Stati Uniti e che proprio negli ultimi giorni hanno fatto registrare degli inflow di importanti proporzioni.

Negli USA sono poi diverse le entità pubbliche che hanno già deciso di investire: ci sono diversi fondi pensione pubblici già esposti – per quanto con delle allocazioni relativamente piccole.

Un mondo diverso da quella Italia dove le ultime pronunce pubbliche sono state contro il settore – e a favore di un aumento della tassazione al 42%, che sarebbe tra le più alte al mondo. Che i venti che spirano dalla Florida aiutino a chiarire le idee alla maggioranza… italiana?

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