Se ieri BlackRock ha deciso di aprire ad altre chain con il suo fondo nato su Ethereum, c’è Franklin Templeton che fa il contrario. Il gruppo ha infatti annunciato che il suo fondo money market, che gira già su diverse L2 e anche su Stellar, potrà farlo anche su Ethereum.
Cosa che conferma quanto si discute su queste pagine ormai da tempo: Ethereum è e rimarrà rilevante e soprattutto lo farà in uno dei settori più importanti per il futuro del mondo crypto, ovvero quello della tokenizzazione degli asset del mondo reale.
Franklin Templeton è la seconda società per dimensioni ad essersi impegnata nella proposta di fondi tokenizzati. Per motivi non noti ha deciso di lanciare però questo fondo originariamente su diverse L2 su Ethereum e non sul layer 1 appunto.
Anche FOBXX sbarca su Ethereum
FOBXX – ticker di OnChain US Government Money Market Fund di Franklin Templeton – sbarca su Ethereum, la seconda delle blockchain per capitalizzazione di mercato e la prima del settore smart contract.
Si tratta di un fondo che è tra i primi ad aver operato onchain: è nato nel 2021 e ad oggi ha una capitalizzazione di mercato di 410 milioni di dollari. Fondo che è il secondo dopo quello di BlackRock (BUIDL) che invece vale più di 540 milioni di dollari.
Non è chiaro per quale motivo Franklin Templeton abbia deciso – in realtà con tempistiche difficili da interpretare – di aggiungere Ethereum alle reti supportate dal suo fondo.
Ethereum domina il settore
Ethereum rimane la principale chain utilizzata per questo tipo di operazioni. La capitalizzazione complessiva supera gli 1,5 miliardi di dollari per i soli asset RWA emessi sulla chain in questione, con le altre infrastrutture del mondo crypto che rimangono per ora ad una distanza effettivamente siderale. Distanza siderale che difficilmente sarà colmata a stretto giro.
Ethereum continua a rimanere la rete ritenuta più affidabile da parte di player di certe dimensioni. Parliamo tra le altre cose di trasferimenti che non hanno bisogno di essere quasi istantanei come fanno altre chain: i (pochi) secondi che Ethereum impiega e le commissioni mediamente più alte non sono di ostacolo per adesso all’operatività di questi fondi.
Operatività che vale già miliardi e che sarà uno dei trend più interessanti per quanto riguarda il futuro del mondo crypto. I grandi sono arrivati – piaccia o meno – e ora utilizzano le stese identiche infrastrutture dei fratelli… degen.