Ci sono diversi segnali positivi per il mercato che arrivano dagli stablecoin. I token che rappresentano 1:1 il valore del dollaro (e meno comunemente dell’euro) sono ai livelli più alti di capitalizzazione di sempre, dopo aver recuperato il calo dovuto al precedente bear market.
Siamo sempre stati tra i pochi a ritenere questo mercato fondamentale, il vero termometro di come si stanno muovendo gli investitori, nonché una sorta di funzione dei volumi che sono poi una funzione anche della crescita, al netto delle situazioni di grandi crisi.
Ci sono almeno tre segnali che riteniamo essere fondamentali per capire il momento molto interessante del mercato, e anche per avere un certo ottimismo sul futuro del mercato crypto in quanto tale.
Se dovessimo decidere seguendo gli stablecoin…
Gli stablecoin, nonostante sempre più crypto exchange offrano anche il trading in valuta classica, rimangono la base per ogni attività di investimento nel mondo crypto. E il loro andamento offre dei segnali importanti su come si sta muovendo effettivamente il mercato.
Cap: mai così alto
Il marketcap delle crypto classiche lascia quasi sempre il tempo che trova. Il discorso però è molto diverso per quanto riguarda gli stablecoin. I più capitalizzati sono stablecoin con riserva e questo vuol dire che per ogni token emesso c’è effettivamente 1 dollaro a fare appunto da riserva.
Il grafico che alleghiamo, che è offerto da The Block su dati offerti da Defillama mostra una situazione di chiara lettura. Siamo tornati sopra i massimi del precedente ciclo, in modo assai rapido. Ed è un buon segno della buona salute del mercato in questo momento.
In tanti stanno cercando di offrire nuove soluzioni
C’è stato l’ingresso di PayPal all’interno di questo mercato, puntando sui network di Solana e di Ethereum.
Poi è stato anche il turno di Ripple, che ha ottenuto da poco l’ok per il suo RLUSD. Girerà appunto su rete Ripple e anche su rete Ethereum. L’interesse è massimo, segno che almeno gli specialisti delle più grandi aziende del settore pagamenti ritengono che ci sia spazio per una crescita ulteriore del settore.
In crescita su Ethereum, in calo su Tron
Per mesi ci avete chiesto il motivo per il quale USDT di Tether fosse più capitalizzato su rete Tron rispetto alla rete di Ethereum. Vi abbiamo sempre risposto con la più semplice delle risposte: su rete Tron, USDT è utilizzato principalmente per i piccoli pagamenti in diverse aree del mondo, la presenza invece di USDT su Ethereum è più legato al trading, che sia tramite exchange centralizzati oppure tramite protocolli DeFi.
Il fatto che questo equilibrio sia tornato a favore di Ethereum la dice lunga sul particolare momento di mercato che stiamo vivendo.
Sono tre segnali che continueremo a sviluppare sia qui, sia sul nostro Canale Telegram ufficiale, il canale ideale per rimanere sempre aggiornato sul mondo crypto, per evitare truffe e per entrare in contatto con +30.000 appassionati di crypto come te, nella community che cresce più rapidamente in Italia.
Il nostro consiglio rimane comunque quello di continuare a seguire il filone stablecoin, che rimane il più interessante per quanto riguarda il futuro del mondo crypto.