La nuova SEC, sensibilmente più aperta al tema crypto, tornerà indietro anche sulle cause già in corso? Sembrerebbe di sì. L’agenzia ha chiesto infatti ieri un’estensione di 28 giorni per uno dei responsi che dovrebbe fornire all’interno del processo contro Coinbase.
Non ci sarebbe nulla di insolito o interessante, se non fosse che l’agenzia ha richiesto l’estensione per attendere delucidazioni su ciò che avverrà in seno alla task force crypto che il nuovo governo USA ha già istituito. È la task force che è presieduta da David Sacks e che nel complesso si occuperà anche della definizione degli asset crypto – tra commodity, security e una terza categoria.
È un’ottima notizia per il comparto – dato che questo si traduce nella possibilità di avere non solo una nuova categorizzazione, ma che questa avrà impatto all’interno di cause già in corso.
Un passo avanti importante
Servirà un breve riassunto di come Coinbase e SEC siano arrivate a fronteggiarsi in tribunale. SEC contesta(va) a Coinbase di aver offerto servizi di trading su asset che secondo la legge USA sarebbero delle security. Contratti di investimento che devono essere registrati – e che nel caso delle crypto… non sono stati registrati.
SEC ha portato su questi presupposti tante aziende del settore in tribunale. Coinbase, ma anche Kraken, e in aggiunta Binance, oltre che a una lunga lista di progetti crypto in senso stretto, tra i quali ad esempio Ripple.
A novembre Donald Trump ha vinto le elezioni e a gennaio ha istituito la prima crypto task force, guidata da David Sacks – che ha un’ottima conoscenza del settore – e che ha promesso di offrire linee guida più chiare su questo specifico tema. Ci saranno le crypto commodity (escluse dal controllo di SEC), le crypto security, che saranno sotto il controllo di SEC e ci saranno anche altre categorie per ad esempio i meme token.
Dato che è in arrivo questa nuova distinzione, da SEC è stato deciso di cercare di ottenere un rinvio per la presentazione di certi responsi nella causa contro Coinbase. Buon segno, perché vuol dire che l’agenzia vuole tenere conto di quelle che saranno le prossime decisioni della task force, che tutti si aspettano come maggiormente aperte rispetto alla situazione che si aveva soltanto qualche settimana fa.
Speranza anche per le altre cause?
Certamente sì. Se si dovesse procedere in questo senso per la causa con Coinbase, anche le altre finirebbero per seguire lo stesso binario.
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