La situazione crypto sta accelerando il crollo, con segni rossi diffusi. Bitcoin è tornato sotto la soglia dei 90.000 USDT per la prima volta dal 13 gennaio e, al momento di questa stesura, quota 89.100 USDT, registrando un calo del 4,13% da inizio 2025.
Le performance delle Top 20 crypto
Nel grafico allegato, riportiamo l’andamento delle criptovalute della Top 20 per market cap. Gli unici due token in positivo restano Litecoin e Unus Sed Leo.
Da segnalare una new entry tra le crypto Top 20: Mantra (OM), che sta salendo del +110% da inizio anno. Tuttavia, non è stata inserita nel grafico per evitare di schiacciare la visione delle crypto in negativo.
Bitcoin accelera al ribasso sul supporto critico
Nelle prime ore di questa mattina, BTC ha accelerato al ribasso, scendendo fino alla parte alta dell’area di supporto tra 86.500 e 88.000 USDT.
Ieri sera, nel nostro canale Telegram Criptovaluta.it® Premium Vip, avevamo suggerito di lasciare ordini in questa area, quando il prezzo era ancora sopra i 93.000 USDT.
Al momento, BTC ha toccato un minimo a 88.150 USDT. La situazione rimane delicata, per cui gli acquisti devono essere da scalping più che da posizione, come vi spieghiamo più avanti.
Altcoin in forte ribasso: Ethereum sotto i 2.500 USDT
La situazione è ancora più grave per le altcoin, con cali tra il 30% e il 40% da inizio anno. Ethereum (ETH) è tornato sotto il supporto di lungo periodo a 2.500 USDT.
Tuttavia, questo non sorprende, poiché il prezzo aveva già rotto questo livello e, come spesso ricordiamo, la violazione di un supporto vettoriale primario apre le porte a ulteriori ribassi. A questo punto, sarà fondamentale monitorare la tenuta dell’area 2.000 USDT e dei minimi già testati ad agosto 2024 e inizio di questo febbraio.
Bitcoin cresce la dominance
In questo scenario ribassista, continua a crescere la dominance di Bitcoin, segnale che, nei momenti di tensione, il mercato preferisce scaricare le altcoin e posizionarsi su BTC, considerato il vero oro digitale del settore crypto.
Ci agganciamo al discorso dell’oro digitale per introdurre il passaggio a l’oro fisico. Storicamente è una valvola di sfogo nelle crisi geopolitiche ed economiche, considerato un bene rifugio. Protegge dall’inflazione, ha bassa correlazione con le borse e mantiene una domanda costante. Il suo prezzo è sui massimo storici a 2953 dolalri l’oncia.
Oro barometro di tensioni
Come ben spiegato da Gianluca Grossi nell’articolo: Crollo CRYPTO e Bitcoin: LIQUIDAZIONI per MILIARDI, pesano ancora i dazi e l’incertezza internazionale, saimo in un contesto di forte tensione geopolitica.
La settimana scorsa abbiamo analizzato Tether Gold (XAUt), la tokenizzazione dell’oro fisico in ambito crypto. XAUt consente di restare nell’ecosistema crypto investendo direttamente in oro, un asset rifugio nei momenti di crisi.
Bitcoin, oro e S&P500
Bitcoin ha raggiunto il primo supporto in area 86.000-88.000 USDT, ma la situazione rimane precaria. Allargando lo sguardo ai mercati tradizionali, vediamo che S&P 500, DAX ed EuroStoxx si trovano ancora in prossimità dei massimi storici, soprattutto gli ultimi due.
VIX in aumento, rischi per S&P 500 e Bitcoin
Nel grafico allegato, riportiamo l’andamento di S&P 500 (future ES1) e del VIX, già discusso nel nostro canale Telegram.
Il VIX (indice della paura) continua a salire, mentre gli indici azionari americani sono in fase laterale. Normalmente, in un contesto di tranquillità, il VIX dovrebbe essere più basso, ma non lo è. Un superamento del livello 22 potrebbe segnalare un’accelerazione ribassista per S&P 500.
Scenario di Bitcoin
Attualmente, S&P 500 è a 5.985 punti, circa il 3% sotto il suo ATH. Questo livello rappresenta un supporto chiave e una rottura potrebbe innescare un’accelerazione ribassista, creando correlazione con il VIX e aumentando il rischio di rottura del supporto in Bitcoin.
L’attuale movimento correttivo in atto rientra nella finestra ciclica annuale di vendita, che avevamo iniziato a segnalare a fine dicembre. Questa fase potrebbe proseguire fino a marzo inoltrato.