A poco più di un anno dall’esplosione del boom dei meme token, Pump.fun fa registrare un brusco calo di volumi, segnale che per questo comparto la stanchezza è concreta e che ci sarà più di qualche difficoltà per tornare su volumi considerevoli – e rilevanti rispetto al resto del comparto. Secondo i dati diffusi da The Block, saremmo al -94% rispetto ai *volumi che erano stati fatti registrare durante il picco di gennaio.
Picco di gennaio che poi ha dovuto fare i conti sia con la ritirata del mercato, sia con il caso $LIBRA, che in molti ritengono essere la pietra tombale su un settore che pur aveva fatto parte della fortuna, in termini di volumi, sulla rete di Solana.
Fatica momentanea oppure interesse per il settore che è ormai è andato via? Conoscendo il settore crypto e quello dei suoi appassionati e tenuto conto del fatto che tante volte cicli interni finiscono per riproporsi, ci sarà forse da aspettare prima di celebrare dei funerali in pompa magna.
Scandali e prezzi poco entusiasmanti dietro il calo di volumi?
Il calo di volumi è evidente. Pumpdotfun, che è la piattaforma più conosciuta e utilizzata tra quelle del circolo dei meme token di nuova generazione, ha fatto registrare un calo del 94% rispetto ai massimi, in termini di volumi, di gennaio. Un calo di proporzioni enormi del quale tutti si sono accorti anche a occhio nudo.
Tutto questo in un momento di grandi rivoluzioni per il protocollo di cui sopra, che sta preparando il suo AMM e che potrebbe liquidare Raydium, exchange decentralizzato del mondo Solana che non se la sta passando granché bene in termini di valore del proprio token.
Una situazione complessa che parte però da questioni anche esterne al mondo crypto in senso stretto. L’ultimo dei lanci di token di questo genere di una certa importanza, quello di $LIBRA, il progetto legato ancora non si è capito in che termini a Javier Milei è stato uno degli scandali più imbarazzanti dell’intero comparto. Un flop accompagnato da un caso politico su scala mondiale del quale però si è già smesso di parlare.
Un brutto segnale per Solana?
Certamente sono venuti meno dei volumi che avevano almeno in parte sostenuto il grande ritorno di Solana ai vertici della classifica per capitalizzazione di mercato. Solana ha incassato una brusca correzione anche in seguito alle dinamiche di cui sopra e dovrà ora cercare di risalire la china, anche guardando a altri settori.
Solana sta però al tempo stesso guadagnandosi un posto al sole importante nella nuova America di Trump a tema crypto. Secondo l’annuncio del presidente degli USA sarà inclusa – anche se non è ancora chiaro in che termini e quantità – nella riserva federale di crypto. E questo potrebbe essere un appiglio decisivo per il ritorno ai fasti dello scorso anno.