Non vi è ancora nulla di ufficiale. E anzi, i pareri pubblici di BlackRock sul tema erano stati, nella migliore delle ipotesi, tiepidi. Parliamo della possibilità che il gigante incontrastato degli ETF a livello mondiale (e in particolare su Bitcoin e Ethereum) ne lancia anche su Solana e Ripple XRP. Una possibilità che farebbe la fortuna di tanti possessori, di tutti i possessori dei token $SOL e $XRP e che ora è tornata sul tavolo dopo che a parlarne pubblicamente è stato Nate Geraci su X, affidabile esperto del comparto ETF.
BlackRock potrebbe lanciarli? Non ci sono conferme, ma ci sono dei ragionamenti che potrebbero filare, per quanto a nostro avviso ci siano diverse incognite.
Vediamo cosa ha detto nello specifico Nate Geraci e quali potrebbero essere le difficoltà per procedere in tal senso, ovvero con un lancio da parte di BlackRock di prodotti che riguarderebbero comunque i due asset più capitalizzati sul mercato crypto dopo Bitcoin e crypto.
La tesi di Nate Geraci
La tesi di Nate Geraci piacerà parecchio ai detentori di Solana $SOL e Ripple XRP. Sono due asset che sono già entrati a far parte delle richieste di altri gestori per ETF crypto negli USA e che però, fino a oggi , BlackRock sembrerebbe aver snobbato. In realtà sul tema era già intervenuto il gruppo, parlando di necessità specifiche affinché un determinato asset abbia il suo ETF.
Sono pronto a registrare la mia previsione.
BlackRock farà filing per entrambi gli ETF su Solana e Ripple.
Solana potrebbe arrivare in qualunque momento. XRP dopo che la causa con SEC sarà conclusa, credo.
BlackRock è al momento il leader degli asset sia su Bitcoin che su Ethereum, in termini di ETF.
Semplicemente non ritengo possibile per loro permettere a competitor di arrivare e lanciare ETF su 2 degli asset in top 5 che non siano stablecoin senza alcun tipo di lotta.
Credo anche che BlackRock farà filing per un ETF crypto in forma di indice/paniere.
Previsioni che sono in forte controtendenza però anche rispetto a quanto aveva affermato BlackRock stessa più volte in pubblico.
Serve domanda per certi asset, basterà?
BlackRock ha più volte risposto sul tema, anche se senza chiudere completamente certe porte. Tuttavia sarà necessario, per il gruppo guidato da Larry Fink, vedere richieste da parte della clientela abituale.
O in altre parole avere garanzie sul fatto che ci saranno volumi sufficienti a giustificare il disturbo per un gruppo che storicamente non si occupa di minuzie. La tesi di Nate Geraci rimane molto interessante – e potrebbe tenere conto, rispetto alle ultime uscite pubbliche di BlackRock, di un clima che negli USA è davvero cambiato.