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Opzioni Deribit: i traders puntano a spingere Bitcoin sopra i 100.000 dollari entro il 28 marzo

L'exchange crittografico di opzioni Deribit, indica la presenza di grosse posizioni call su Bitcoin, in scadenza nei prossimi giorni. I trader puntano principalmente ai 100.000 dollari, nonostante ci siano anche target ribassisti fino a 76.000 dollari.

Secondo i dati dell’exchange di opzioni crypto Deribit, ci sarebbero grosse scommesse in call su Bitcoin allo strike price di 100.000 dollari che scadono il 28 marzo. Qualche pesce grosso crede che la moneta arancione inizierà un forte rally nei prossimi giorni, tanto da aver messo sul piatto un notional value di 864 milioni di dollari. Nel brevissimo periodo invece, il giudizio dei trader su Bitcoin appare più variegato, in quanto emergono anche posizioni put sotto i 76.000 dollari. 

Dove è diretto dunque il prezzo di Bitcoin nel mese di marzo? Lo vediamo in questo articolo.

Cosa sono le opzioni crypto su Deribit?

Le opzioni nel mondo del trading sono strumenti finanziari derivati che offrono agli operatori il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere un asset entro una certa data ad un prezzo fissato. Esistono due tipologie di contratti: call e put. Le prime danno al trader la possibilità di acquistare un bene al prezzo stabilito, anche se quest’ultimo vale di più alla scadenza. Le secondo invece consentono di vendere al prezzo indicato, nonostante questo possa valere di meno al termine ultimo. Semplificando, possiamo descrivere le opzioni come dei contratti assicurativi, esercitabili in caso di necessità, che proteggono dalle variazioni di prezzo sfavorevoli o permettono di trarre un guadagno speculativo.

Nel mondo tradizionale, le opzioni sono negoziate su azioni, indici e materie prime, ma negli ultimi anni sono sbarcate anche nel mondo delle criptovalute. Nello specifico, quelle basate sulle crypto funzionano allo stesso modo rispetto alle altre tipologie di asset, con l’unica differenza che il sottostante è rappresentato da una moneta digitale, come Bitcoin o Ethereum. Tendenzialmente vengono utilizzate dai trader crittografici per gestire l’elevata volatilità del mercato e costruire strategie avanzate di hedging e trading speculativo

Uno dei principali exchange per il trading di opzioni crypto è Deribit, piattaforma europea con mercati in BTC ed ETH ad alta liquidità. Le posizioni su questo broker sono “cash-settled”, ovvero sono pagate in contanti sulla base della differenza tra il prezzo d’esercizio e il prezzo di mercato. Deribit è visto come un exchange per professionisti, visto il suo focus su strumenti avanzati di marginazione e strategie multi-leg con un portafoglio a margine. Molto importante anche la presenza di un basso spread, che consente ai trader di negoziare grosse somme in crypto.

Opinioni contrastanti sui futures a breve termine di Bitcoin

Attualmente i dati dei contratti futures di breve termine su Deribit posizionano Bitcoin in un zona di incertezza, dove sono in contrapposizione dinamiche rialziste e ribassiste. Per la scadenza di domani, mercoledì 19 marzo, ci sono notevoli posizioni put ( diritto di vendere) fissate al prezzo di 76.000 dollari. Ciò significa che qualcuno si aspetta che Bitcoin domani possa scendere addirittura sotto tale cifra, segnando un calo dell’8,5%. Ricordiamo che domani c’è il tanto atteso appuntamento del FOMC, dove la FED stabilirà potenziali nuovi cambiamenti lato tassi di interesse sui titoli del tesoro statunitensi. In caso di dichiarazioni pesanti da parte di Powell, i mercati potrebbero reagire male, compreso Bitcoin.

Dando un’occhiata più da vicino ai dati delle opzioni di Deribit, vediamo come per la scadenza del 19 marzo il rapporto tra put e call sia a 1.01, con un valore nozionale di 182 milioni di dollari. In totale ci sono 2.194 contratti aperti, con un max pain price di 83.000 dollari. Quest’ultimo valore indica il prezzo in cui si registrerebbe perdite maggiori per acquirenti di opzioni, con il minor numero di posizioni che sarebbero esercitate in profitto.

Panoramica delle opzioni Bitcoin su Deribit in scadenza la 18 marzo
Opzioni Bitcoin in scadenza 18 marzo. Fonte dati: https://www.deribit.com/statistics/BTC/metrics/options

Curioso notare come per la scadenza del 21 marzo, solo 3 giorni dopo a quella appena presentata, l’outlook delle opzioni Bitcoin cambia radicalmente. il rapporto put/call passa a 0,82, risultando una maggiore presenza di posizioni call che scommettono su un rialzo del prezzo. I traders piazzano grosse scommesse in call con strike price fino ad oltre i 95.000 dollari, ma allo stesso tempo si ampliano anche le put fino a 65.000 dollari. Cosa molto importante, il valore nozionale per questa scadenza sale a 1,5 miliardi di dollari, dunque ci sono molti più volumi di trading, con un max pain price di 85.000 dollari.

Panoramica opzioni Bitcoin in scadenza al 21 marzo
Opzioni Bitcoin in scadenza 21 marzo. Fonte dati: Deribit Metrics

Scadenza 28 marzo: grandi posizioni call su Bitcoin a 100.000 dollari

Passando invece alla scadenza del 28 marzo, notiamo come le opzioni di Deribit su Bitcoin si sbilanciano a favore del rialzo della criptovaluta. La prima cosa che spunta all’occhio è la presenza enorme di contratti call per 864 milioni di dollari, posizionati allo strike price di 100.000 dollari.  Il rapporto put/call scende a 0,48, con un valore nozionale totale  gigantesco di 11,3 miliardi di dollari. Volumi così grandi suggeriscono che nei prossimi giorni potrebbe esserci una forte volatilità, ed i trader si stanno posizionando di conseguenza.

Panoramica opzioni Bitcoin in scadenza al 28  marzo
Opzioni Bitcoin scadenza 28 marzo. Fonte dati: Deribit Metrics

Da segnalare anche target rialzisti molto ambiziosi con scommesse call degne di nota, come quelle a 110.000, 120.000 e 150.000 dollari. Qualcuno ha anche scommesso 300 milioni di dollari che Bitcoin sarà sopra i 200.000 dollari venerdì prossimo, ma potrebbe essere verosimilmente parte di una strategia di hedging da uno short. Allo stesso tempo persistono anche opzioni put a prezzi stracciati, che puntano a vedere Bitcoin sotto i 50.000 dollari. Ad ogni modo è evidente come la bilancia penda a favore dei tori, che vedono i prossimi eventi macroeconomici come un possibile punto di partenza per un forte rally.

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