Le storie di Binance Coin e di Ethereum si incrociano ancora, con le difficoltà della seconda – almeno sotto il piano “tecnico” che stanno spingendo il prezzo della prima, che in giornata a ha fatto registrare un altro incredibile balzo in avanti, superando anche quota 300$.
Come possono essere correlate queste due esperienze, tecnicamente così diverse tra loro, con il BNB che è stato sempre considerato poco più di un token da exchange?
Sono le fee di Ethereum, cresciute incredibilmente insieme alla crescita del valore di ETH, che rendono molto meno fattibile lo sviluppo di token ERC-20 (e di progetti di finanza decentralizzata) sulla sua piattaforma. Con una grande fuga proprio in direzione Binance Coin.
La fuga delle DeFi?
Non ancora, ma lo scenario che viene prospettato da Ethereum è sicuramente non dei migliori. Chi sta cercando di sviluppare token DeFi e relativi progetti di finanza decentralizzata deve infatti fare i conti con commissioni sempre più elevate oggi sul mercato e soprattutto con l’assenza di soluzioni sul secondo layer.
Questo rende lo sviluppo e il funzionamento di questi progetti praticamente impossibile, con molti che si stanno rivolgendo proprio a BSC, ovvero la Binance Smart Chain, che permette scambio ultraveloce e soprattuto ad una frazione dei costi che oggi sono prospettati da Ethereum.
È la stessa soluzione che vediamo implementata nella piattaforma di scambio rapido proprio sull’exchange Binance, uno dei più performanti a livello mondiale. E una soluzione che è inoltre compatibile con la EVM, ovvero la Ethereum Virtual Machine, permettendo agli sviluppatori di progetti DeFi di utilizzare lo stesso codice.
E questo cosa c’entra con il boom di BNB?
Anche dare questa risposta non sarà difficile. Perché bisognerà ricordare ai nostri lettori che le commissioni, anche su BSC, si pagano appunto in Binance Coin e che dunque la domanda per questi specifici token è letteralmente esplosa. Una corsa che si arresterà a breve? Non è assolutamente detto, perché il sistema continua ad essere, anche a questi prezzi, estremamente più economico di Ethereum.
Chi vuole puntare su ulteriori rialzi, può scegliere broker che offrono Binance Coin a listino, come eToro (anche in conto dimostrativo gratuito), che permette di investire sia in modalità DMA sia con CFD su questa criptovaluta.
Un boom che comincia finalmente ad avere qualche spiegazione tecnica – invece della classica bolla che è sulla bocca di tutti coloro i quali non capiscono come funzioni il mercato delle criptovalute – e che non si prendono neanche il disturbo di analizzarlo, con dati sugli scambi che sono comunque disponibili per tutti.
Una vera alternativa?
Probabilmente sì. Almeno secondo Jason Choi, Partner da The Spartan Group, uno dei gruppi più attivi nell’analisi del settore cripto.
“Finalmente chi sviluppa progetti DeFI ha un’alteranativa, meno costosa e ugualmente funzionale”
E noi ci sentiamo di sposare quanto affermato da Choi. Forse il bello, per Binance Coin, è soltanto all’inizio. Nel frattempo il token continua a crescere a dismisura in capitalizzazione ed è attualmente al terzo posto, dopo essersi messo alle spalle sia Polkadot, sia Tether. Ethereum è ancora molto lontano, ma mai dire mai.