T0 the moon? Forse non ancora. Ma sicuramente To Dubai. Perché è proprio dallo splendido emirato che arrivano due notizie bomba per Bitcoin.
La prima è che un famosissimo businessman dell’area sta pianificando l’acquisto di 100.000 Bitcoin attraverso la società che controlla, IBC Group, il che sarebbe il singolo acquisto più importante di Bitcoin da parte di una società organizzata. La seconda notizia è che, come vedremo tra poco, una società governativa ha iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin.
Niente male per una criptovaluta che, almeno dalle nostre parti, continua ad essere considerata come un giocattolo, un passatempo, una bolla per speculatori che non otterrà mai lo status né di moneta, né di asset di investimento.
Chi è Khurram Shroff e cosa sta facendo
Khurram Shroff, in realtà molto poco conosciuto in Europa, è l’amministratore delegato di IBC Group, gruppo di gestione di asset e investimenti in quel di Dubai. Non è nuovo ad iniziative nel mondo delle criptovalute.
È già infatti attivo nella Miami Blockchain Initiative e punta ad allargarne gli orizzonti proprio con questo importantissimo acquisto.
Un acquisto di 100.000 token, che sarebbe quantitativamente più importante anche di quello di Tesla di Elon Musk, per un controvalore oggi a mercato di 5 miliardi di dollari.
Il dubbio che sia un’operazione pubblicitaria è legittimo
Non abbiamo motivo per dubitare delle intenzioni di Khurram Shroff. Tuttavia dobbiamo necessariamente valutare anche la possibilità che si tratti di un’operazione pubblicitaria, tenendo conto anche del grande hype che continua a circolare intorno al mondo delle criptovalute.
Qualche dubbio, fino a quando l’acquisto sarà finalizzato, continueremo ad averlo. Tuttavia il segnale positivo permane: Bitcoin è così sulla bocca di tutti che anche noti imprenditori e gestori di fondi possono approfittarne per… avere visibilità. Si potrebbe fare lo stesso con il Dollaro o con l’Euro?
Chi crede che l’acquisto avverrà davvero – potrebbe iniziare a prendere posizione su BTC con eToro (qui per il conto demo con capitale virtuale) – che permette di iniziare ad operare in pochi minuti e con minimi di investimento molto bassi.
L’altra buona notizia da Dubai
C’è in realtà un’altra ottima notizia che arriva da Dubai e che riteniamo essere più interessante. KIKLABB, società di proprietà del governo di Dubai, permette già da oggi ai suoi clienti locali di pagare in criptovaluta, potendo scegliere tra Bitcoin, Ethereum e anche Tether. L’amministratore delegato di KIKLABB ha inoltre affermato pubblicamente che molte altre compagnie seguiranno il suo esempio.
“La realtà è questa: è solo questione di tempo prima che tutti riconoscano Bitcoin, Ethereum, Tether come metodi di pagamento del futuro”.
Cosa che i criptoentusiasti in Italia e in Europa gridano – purtroppo nel deserto – ormai da qualche tempo. Sarà questa occasione per una piccola apertura anche sui nostri lidi? Molto difficile, con BCE che continua, per bocca di Lagarde, a diffondere terrore sulle criptovalute e sui suoi possibili utilizzi.
Chiudendo però ricordando che se il progetto, almeno dalle nostre parti, fosse quello di avere un Euro digitale non potremmo parlare né di criptovaluta, né tantomeno di moneta libera. Perché si tratterebbe soltanto di un’ennesima stretta della BCE sul controllo degli scambi monetari tra cittadini europei.
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