Si chiama THORChain – ed è uno dei progetti blockchain che hanno guadagnato di più nell’ultima settimana di contrattazioni, portando a casa, per il token di riferimento RUNE – un guadagno di circa il 50%. Impressionante, soprattutto per un progetto che pur essendo tra i primi 60 per capitalizzazione sul mercato, è in realtà sconosciuto ai più.
Cosa c’è da sapere su THORChain e sul suo token RUNE? Quali sono i fattori di unicità di questo progetto? E i concorrenti più diretti? Ha ancora senso investire, nonostante il boom? Proveremo a rispondere a queste domande, consci del fatto che da un lato stiamo parlando di un token di nuova generazione e dall’altro di un progetto ben inserito all’interno dell’ecosistema della finanza decentralizzata.
Il token ha comunque già una grande rilevanza e possiamo trovarlo a listino da Capital.com (qui per iscriversi alla demo gratuita) – broker da sempre molto attento alle novità che arrivano dal mondo delle criptovalute e della blockchain.
Cos’è e a cosa serve THORChain
In realtà diamo davanti ad un network emergente che ricorda, nel funzionamento, Uniswap e gli altri sistemi che offrono la possibilità di scambiarsi token in modo automatizzato e senza che ci sia un’autorità centrale a verificare e confermare gli scambi. Il livello di sicurezza degli scambi è garantito dalla blockchain stessa e da un sistema PoS, dove chi vuole diventare nodo per l’approvazione deve bloccare 1 milione di token RUNE.
Il sistema ha una particolarità però rispetto a quelli di Decentralized Finance che abbiamo già visto all’interno delle nostre guide e dei nostri approfondimenti: non ha una società di gestione alle spalle e tutti i proventi che vengono generati dal network vengono condivisi tra chi mette a disposizione liquidità.
Il progetto è in oltre sviluppato tramite Gitlab, è open-source e tecnicamente tutti possono partecipare. Il team maggiormente attivo ha interesse affinché il progetto prenda piede, soprattutto perché vedrebbe rivalutarsi i RUNE che detiene in portafoglio.
È questa l’era degli AMM?
Con l’enorme proliferazione dei token che abbiamo avuto nel 2020 e in questa apertura di 2021, è più che normale che i sistemi di scambio, soprattutto se a basso costo e automatici, inizino a rivestire un ruolo centrale all’interno dell’ecosistema delle criptovalute. I progetti che sono oggi al centro di questo fenomeno, come il già citato Uniswap, ma anche come PancakeSwap e SushiSwap stanno crescendo in modo costante e sono oggi tra i migliori progetti sui quali investire.
THORChain riuscirà ad entrare a far parte del gruppetto di testa di questo tipo di servizi? In realtà già lo è – perché per capitalizzazione può già giocare con i grandi. Possiamo dunque pensare di inserirlo nel nostro portafoglio, anche perché ci sono broker professionali che già lo offrono a listino.
Il nostro consiglio, prima di salutarci, rimane quello di diversificare per quanto possibile il nostro portafoglio: tra criptovalute stabili e anzianotte e nuovi progetti, tenendo conto anche del comparto nel quale operano direttamente. Ci sono gli AMM, ma anche servizi di storage, market e chain per i NFT e anche sistemi per l’identità digitale. Oggi il mondo della blockchain è molto vario e di possibili scelte per chi investe ce ne sono tantissime. THORChain e RUNE fanno sicuramente parte di questo insieme.