Non è la prima volta che segnaliamo il boom di Enjin Coin, token dell’omonima blockchain che è al centro della rivoluzione NFT. Anche per le ultime 24 ore la criptovaluta è stata al centro di una grande crescita, in doppia cifra.
Questa volta però a spingere il prezzo in alto non sono state le caratteristiche del network, delle quali comunque avremo modo di parlare nel corso di questo approfondimento, ma l’arrivo del token sui listini di Coinbase – cosa che ne ha favorito la diffusione anche tra gli investitori.
In realtà in nostri lettori hanno modo di investire su questo token già da tempo. È infatti tra quelli quotati da Capital.com (qui per il conto demo gratuito), broker che pone sempre una grande attenzione sul mondo delle criptovalute e che offre oltre 200 coppie da scambiare.
Enjin Coin: NFT e quotazione su Coinbase Pro
In realtà non troveremo ancora Enjin Coin sul listino in acquisto diretto di Coinbase (qui per il conto gratuito), ma soltanto sulla sua piattaforma Pro, dove possiamo scambiare token contro altri token, oppure ancora contro stable coin. Iniziare ad essere quotati tuttavia su questo exchange, che rimane uno dei più popolari, capitalizzati e quotati al mondo, offre sempre un boost importante per le criptovalute.
Questo anche alla luce degli ottimi risultati che Coinbase ha pubblicato soltanto 2 giorni fa – e anche in vista della prossima quotazione in borsa, per la quale manca ormai poco meno di una settimana. Il debutto è infatti fissato per il prossimo 14 Aprile.
Tuttavia, dietro Enjin, ci sono anche altri motivi che ne stanno spingendo molto in alto i prezzi. In primo luogo la grande crescita dell’intero comparto dei NFT, dei quali Enjin è una delle blockchain di riferimento. E non nel senso che potremmo immaginare. Con Criptovaluta.it che ci aveva visto ancora una volta giusto. Enjin è tra le criptovalute che consigliamo nella nostra guida ai non fungible tokens.
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Ma i NFT non si stavano sgonfiando?
Ci sono stati volumi molto più bassi, nell’ultima settimana, rispetto a quelli che erano stati fatti registrare fino a poco tempo fa. Ma questa notizia riguarda esclusivamente il settore dell’arte digitale, che era stato quello che era finito sulle prime pagine dei giornali, anche grazie ad aste milionarie di NFT di artisti per molti sconosciuti.
Ma Enjin si occupa di tutt’altro. Come abbiamo già raccontato nel nostro speciale dedicato ai NFT, Enjin è attivo in realtà nella tokenizzazione di item per videogiochi e nel loro relativo scambio, nonché del supporto anche per i content creator.
Si tratta pertanto di un token che è al centro della rivoluzione degli esport e dello streaming e che deve a questa sua centralità la sua forza. In un mondo molto diverso da quello dei NFT “artistici“.
Anche se investire dopo delle grandi corse è sempre un grande rischio: le correzioni possono sempre essere dietro l’angolo, anche quando il token che abbiamo davanti è forte come Enjin. Va esercitata la massima cautela – e la migliore idea, almeno per adesso, sembrerebbe quella di puntare su questa criptovaluta sul medio e lungo periodo. Il progetto c’è – la sua diffusione commerciale aumenta e, come abbiamo visto oggi, anche gli exchange che la supportano.