Ethereum supera quota 3.000$ e fa registrare un nuovo massimo storico, che soltanto qualche settimana fa – in concomitanza dell’ultima correzione – sarebbe sembrato irraggiungibile.
Tutto questo al termine di una settimana che ha visto ETH guadagnare un quarto del suo valore e affermarsi come uno dei migliori token presenti sul mercato, insieme a Dogecoin e Ripple – per rimanere in tema di altcoin ad elevatissima capitalizzazione. Ci sarà ora da comprendere fino a dove può correre, sul breve, il token.
Lo faremo in un’analisi che si occuperà anche delle notizie più importanti che riguardano il network, notizie che ne hanno modificato prezzo e traiettoria e che potrebbero continuare a produrre i loro effetti anche sul medio periodo.
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La collocazione dei bond BEI è stata un successo
Una notizia che è passata in sordina tra gli specialisti – ma che Criptovaluta.it aveva già commentato in anteprima. La Banca Europea degli Investimenti ha utilizzato Ethereum per la collocazione di 100 milioni di euro di bond, in un’operazione che ha coinvolto alcuni tra i migliori istituti bancari del continente. Un grande successo, come è stato confermato venerdì da Richard Teichmeister, quadro di BEI.
“La tecnologia è rivoluzionaria. È come quando qualcuno ha utilizzato internet per mandare la prima email”
E BEI va a fare compagnia alla Banca Mondiale, alla China Construction Bank Corp, a JP Morgan e anche alla NBC canadese, che hanno già utilizzato blockchain (e spesso Ethereum) per la collocazione di questi prodotti. Tutti i 100 milioni sono stati collocati senza problemi e sarebbero stati acquistati, riporta BEI, da 10 diversi investitori, che hanno utilizzato però, per il pagamento fiat currency. Soltanto in un caso questo acquisto di una sorta di stablecoin ancorato all’euro.
La seconda buona notizia: l’upgrade Berlin sta funzionando
Le fee sulla rete di Ethereum stanno, seppur gradualmente, diminuendo. Siamo ancora molto lontani dal poter utilizzare la rete liberamente e senza preoccuparci dei costi coinvolti, cosa che probabilmente si riuscirà a raggiungere soltanto quando avverrà, probabilmente il prossimo anno, il passaggio ad un sistema PoS.
Cosa sulla quale è intervenuto anche Tim Beiko, tra i più importanti sviluppatori del progetto Ethereum.
Quello che ho già detto diverse volte è che se fossi un miner, mi preparerei per un pareggio per la vine del 2021. Preferisco essere conservativo nelle mie previsioni e non è una data garantita. Però se fossi un miner, seguirei gli ultimi aggiornamenti e modificherei le mie strategie di conseguenza.
Certo, non è una una dichiarazione ufficiale, ma se anche Beiko punta ormai deciso a fine 2021, possiamo essere relativamente certi del fatto che Ethereum si lascerà alle spalle il mondo PoW se non prima del natale 2021, immediatamente dopo.
Tutto il resto è hype: cosa farsene delle previsioni
Criptovaluta.it aveva già centrato in pieno le sue previsioni Ethereum di breve periodo. Rimarrà, nel corso del 2021, da confermare il medio periodo, che potrebbe superare, secondo la maggioranza degli analisti, anche quota 5.500$.
Obiettivi molto ambiziosi per una criptovaluta che non sembra soffrire, almeno sui mercati, la concorrenza di concorrenti molto agguerriti. E da qui in avanti, grazie anche agli upgrade programmati, le cose potrebbero essere addirittura in discesa.