175.000$ per un NFT! Non saranno cifre enormi per chi segue questo settore, che ha già visto aste multimilionarie, ma è comunque un traguardo importante. Oggetto del contendere, a colpi di rilanci per molti folli, il primo non fungible token di Emily Ratajkowski. Un’asta all’ultimo rilancio, con un misterioso account di New York City che si sarebbe aggiudicato il pezzo.
Iconico non solo perché il primo della super top model, ma anche per il messaggio sociale che incorpora. Questo NFT fa parte infatti di una campagna della famosissima (e apprezzatissima) modella per gettare luce sul fenomeno delle foto di copertina e patinate, per le quali le modelle e i soggetti ritratti partecipano in maniera piuttosto misera alla condivisione degli utili.
Il NFT di Emily raffigura la modella di fronte ad una sua foto, che fu copertina di Sports Illustrated, per la quale la modella percepì soltanto 1100$. “Buying Myself Back: A Model for Redistribution”, questo il nome del token/iniziativa, di straordinario impatto non per il mondo delle criptovalute, ma per quello della moda, con l’occasione di portare presso il grande pubblico uno dei temi più caldi del patinato mondo delle modelle.
Cosa è stato venduto esattamente?
Un NFT, che è il primo di Emily Ratajkowski, super top model apprezzata e vera icona di stile e bellezza. Un immagine, che rappresenta la modella di fronte ad una sua celebre foto per Sports Illustrated, oggetto della vicenda che abbiamo descritto poco sopra.
Emily possiede l’immagine e i diritti sull’immagine e questi non fanno parte della vendita. Quanto è stato messo in vendita è il token stesso. Il compratore riceverà semplicemente un token che rappresenta la foto.
Così è stato spiegato da Christie’s, che ha curato l’asta, il contenuto del token. Che sarà appunto il token stesso e non rappresenterà alcun tipo di diritto commerciale sulla fotografia stessa.
Il prezzo di vendita, sebbene potrebbe apparire come alto, non è stato in realtà poi così soddisfacente, in un mercato per molti incomprensibile e che muove milioni di dollari anche su token apparentemente molto meno di tendenza – e molto meno pop di quello messo in vendita dalla supermodella.
La tecnologia? Su rete Ethereum
Per quanto riguarda l’aspetto tecnologico, che interesserà in maggior parte i nostri lettori, il token è stato realizzato su standard ERC-1115 e dunque su Ethereum.
Ethereum rimane, nonostante le alte gas fee il network di riferimento per questo tipo di iniziative, anche se diversi altri protocolli si stanno affacciando sul mercato, offrendo commissioni più basse. Problema che però potrebbe essere risolto con il passaggio, entro il prossimo anno, di Ethereum ad un sistema di validazione PoS.
Ci saranno altre aste di NFT di Emily Ratajkowski?
Non per il momento e non sono previste altre iniziative di questo tipo. Il token è stato inoltre realizzato in copia unica e sarà nella disponibilità di chi si è aggiudicato l’asta – il cui nome non è stato rivelato – vita natural durante. O almeno fino alla prossima cessione.
Il mondo dei NFT continua ad attirare star e personaggi pubblici, in iniziative più o meno coordinate commercialmente. Su queste pagine vi abbiamo raccontato dei NFT di Snoop Dogg e anche di quelli della leggenda del pugilato Muhammad Ali.
Recentemente anche Floyd Mayweather ha annunciato il lancio di NFT, in occasione del suo prossimo incontro, seppure da non-professionista. Un mondo che sta uscendo lentamente dall’arte per conquistare quanto di più pop ci sia: bellezza e sport.
Cioè, per una stringa criptata su un file dati? Che non dà diritto a niente? Lol
Sembra un affare
Un NFT è univoco, uno e solo uno. E proprio grazie alla sua unicità, si genera un valore col prezzo determinato dalla richiesta. E siamo consci sia un price davvero alto.
Come l’uomo nella sua scemenza! UNICO…