Talvolta le cose non vanno come programmato – anche se negli ecosistemi sani e seguiti, i problemi tendenzialmente rientrano nel giro di poche ore. Nella giornata di ieri – e a causa di un bug in software che non era stato aggiornato – la rete di Ethereum ha fatto split, con diversi nodi che si sono sganciati dal network principale.
Tutto questo mentre ETH non ha affatto risentito, in termini di prezzo, di quanto avvenuto. Cosa più che comprensibile dato che il problema sarebbe già rientrato – grazie ad una pronta reazione dei gestori dei nodi.
Paradossalmente da una situazione complicata si è creato un sentiment positivo intorno a Ethereum, asset cripto sul quale possiamo investire con eToro (qui per un conto dimostrativo gratuito e senza limiti) – piattaforma che offre servizi esclusivi di tipo fintech come il CopyTrader per copiare o spiare i migliori investitori della piattaforma. Abbiamo anche a disposizione i CopyPortfolios, per investire in più criptovalute comprando un solo titolo. Per accedere ad un conto reale bastano 50 USD di investimento.
Che cos’è successo ad Ethereum? Perché è partito un fork?
Tutto è partito da un bug su Geth, che è il client più popolare del network. Il bug ha portato effettivamente ad un fork, con due blockchain separate sempre riconducibili a Ethereum. Un problema che sarebbe potuto diventare molto serio – dato che avrebbe potuto comportare la possibilità di double-spending, un tipo di attacco che permette di spendere due volte gli stessi coin.
Fortunatamente però la maggioranza dei nodi ha aggiornato in tempi molto rapidi, evitando il peggio e dunque preservando il valore di mercato di Ethereum, che comunque non ne aveva risentito particolarmente. Segnale questo di una certa reattività della community – anche di professionisti – che si muove intorno ad Ethereum e che ne rende possibile il funzionamento.
C’è da preoccuparsi per il futuro tecnologico di Ethereum?
A questo punto no – e comunque non per questo bug, che ormai è pienamente rientrato e che dunque non sarà fonte di ulteriore preoccupazione per gli investitori e per chi utilizza Ethereum magari per i protocolli di finanza decentralizzata. Certo, non è stato un bel momento per il network attualmente più utilizzato al mondo in termini di transazioni.
Potrà ripetersi? Nulla è scevro di bug, neanche protocolli che sono così utilizzati e che hanno una forza di mercato di questo tipo. L’importante è che tali problemi, come è avvenuto d’altronde ieri. Motivo per il quale continuiamo ad essere ottimisti sul presente e sul futuro di ETH.
Cosa aspettarsi da ETH in termini di prezzo sul breve periodo?
È un periodo di movimenti laterali per tutto il comparto delle criptovalute – al termine di due settimane di forte bull run. Il weekend potrebbe però stupire, come ha fatto la scorsa settimana, capovolgendo l’adagio secondo il quale i fine settimana sarebbero ideali per shortare, ovvero per puntare sui ribassi.
Ethereum si mantiene comunque abbondantemente sopra i 3.000$, che sono il nuovo livello che segnalerà una potenziale inversione di trend, nel caso in cui dovesse essere superato al ribasso. Le nostre previsioni ETH sono decisamente rialziste – con i prossimi mesi che dovrebbero farsi piuttosto frizzanti per un network che continua a dominare in largo e lungo le classifiche dei volumi di transazioni. E che potrebbe uscire molto rinforzato dal futuro passaggio al Proof of Stake per la validazione.