Grande entusiasmo sui mercati e non solo per il protocollo OriginTrail (ticker: TRAC) – che entra di prepotenza tra le prime 200 criptovalute per capitalizzazione. Un protocollo per molti ancora sconosciuto – ma che promette molto bene sia a chi vorrà utilizzarlo a livello industriale sia per gli investitori.
Il focus è sulla tracciabilità della supply chain – un tema molto caro all’economia moderna e che vede già protocolli come VeChain operare con gruppi multinazionali. Collaborazioni che, come vedremo, sono presenti anche per Origin Trail.
Il token relativo, $TRAC, non è ancora disponibile sui principali exchange di criptovalute – e per il momento, se vorremo comprarlo, dovremo accontentarci di utilizzare Uniswap, per poi attendere l’inevitabile quotazione su Binance e su altri grandi exchange, che potrebbe portarne ancora più in alto il prezzo.
Cos’è OriginTrail e come funziona
Come abbiamo già anticipato, quando parliamo di OriginTrail abbiamo davanti un protocollo legato alla supply chain – o meglio, alla sua tracciabilità. Una nicchia nella quale la blockchain vede una delle sue applicazioni naturali, grazie all’incorrutibilità del ledger.
💱 NOME CRIPTO | 🏁 NASCITA | ✅ VALIDAZIONE | 🔥 FOCUS | 📊 OUTLOOK DI MERCATO |
---|---|---|---|---|
ORIGINTRAIL $TRAC | 2011 | Ethereum | Tracciabilità supply chain | Positivo 🟢 |
Tornando nello specifico ad OriginTrail, parliamo di un protocollo basato su Ethereum – che è stato fondato nel 2011 e che ha come obiettivo l’utilizzo della blockchain nel settore della logistica, allo scopo di migliorare il tracking della catena di fornitura e anche avere a disposizione dati per le proiezioni.
Ha già avuto impieghi importanti nel settore della distribuzione alimentare e conta collaborazioni con gruppi come Walmart, Oracle e di recente anche HomeDepot – almeno secondo quanto sta emergendo dalla convention che si sta tenendo a Venezia, in Italia.
Il protocollo è inoltre un’infrastruttura multichain basata su Polkadot, lo stesso Ethereum, Polygon, substrate, xDai e Hyperledger Fabric. Segno questo di una buona integrazione con tutti i principali progetti del mondo delle criptovalute.
A spingere sul gas la convention di Venezia
A spingere sul gas del prezzo di $TRAC, la criptovaluta di riferimento del protocollo, è la due giorni di incontri, il IEEE 5G & Blockchain Summit che sta avendo luogo da ieri a Venezia – dove OriginTrail è sul palco in veste di invitata di prima fascia. La compresenza di Home Depot ha innescato la suggestione di molti investitori, con i volumi di scambio del token che hanno raggiunto livelli che non si vedevano da tempo.
Questo, a offerta costante ha determinato un innalzamento di prezzo importante su tutti gli AMM che lo trattano, da Uniswap a 1inch – con una crescita che lo ha portato per capitalizzazione a rientrare tra le prime 200. Interessante anche il progetto H2OH2O, che vede coinvolta l’Unione Europa proprio con le tecnologie di OriginTrail – altro motivo che ha spinto molti investitori a fare incetta di token – in vista di futuri aumenti di prezzo.
Conviene investire in OriginTrail? Le prospettive del protocollo
OriginTrail non è assolutamente nuova al mondo delle grandi collaborazioni, tanto con enti pubblici, quanto con multinazionali di spessore. Segno questo di una forza e di un’utilità del protocollo che in pochi, tra i concorrenti, possono vantare.
Certo, la concorrenza di VeChain è di quelle importanti – e per il momento impossibile da superare. Rimane però la forza di un protocollo molto interessante per chi vuole diversificare e vuole mettere in portafoglio progetti con grandi prospettive e fondamentalmente slegati dall’andamento di Bitcoin e delle altre principali criptovalute del comparto.