Gli analisti di JP Morgan dicono che il sorpasso ci sarebbe già stato. Secondo i dati raccolti sul CME – la più grande borsa del mondo per i futures e i derivati anche sulle criptovalute – gli investitori istituzionali starebbero già preferendo Ethereum a Bitcoin.
Una notizia importante – anche se stiamo affrontando un momento, sempre secondo la popolare banca d’affari – di relativa debolezza per il comparto che però, come vedremo, potrebbe essere di preludio ad un nuovo bull market di una certa intensità.
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Sul mercato dei futures più azione su Ethereum che su Bitcoin
Secondo quanto riportato da JP Morgan, quanto sta avvenendo sul mercato dei futures sarebbe indicativo di un maggiore interesse da parte degli investitori istituzionali per Ethereum rispetto a Bitcoin. Una situazione che non in molti si aspettavano e che secondo la lettura della grande banca americana potrebbe durare ancora a molto.
Tutto questo nel report Flows and Liquidity, che afferma inoltre che la correzione di Bitcoin delle ultime settimane è responsabile della backwardation di settembre, che è seguita al periodo contango di agosto.
Segno questo, sempre secondo la banca, di uno scarso interesse istituzionale per BTC. Situazione che invece, sempre secondo gli analisti della banca, sarebbe speculare su Ethereum, segno di una forza d’attrattiva maggiore che la seconda criptovaluta per capitalizzazione al mondo starebbe esercitando sui grandi investitori.
Il flip è ancora lontano
Per quanto possano essere interessanti i dati che sono stati diffusi da JP Morgan, che si basano sull’andamento del mercato dei derivati al CME, riteniamo estremamente poco probabile un inversione della classifica di capitalizzazione tra Bitcoin ed Ethereum. Anche con l’esplosione della DeFi – nicchia che vede ETH al centro ortogonale dei maggiori progetti, sarà difficile per la criptovaluta superare come valore complessivo di mercato il ben più apprezzato $BTC.
Senza che questo però dica nulla sull’effettiva forza di entrambe le criptovalute – che a nostro avviso hanno tutto ciò che serve per continuare a crescere e a farlo in modo organico, in particolare quando il bearish settembre, storicamente in rosso per il comparto, sarà alle spalle.
Una fase di accumulazione sulla quale si stanno inserendo anche le solite manovre FUD cinesi, con entrambe le prime criptovalute per capitalizzazione al mondo che hanno tenuto anche questa volta.
Non è la prima volta che JP Morgan si esprime con toni del genere su Ethereum, segno che con ogni probabilità ha nei suoi piani un’integrazione nei prodotti che offre ai propri clienti. Ma i tempi di certi tipi di banche sono lenti – e forse ne sapremo con maggiore precisione tra qualche settimana. Ottima notizia, comunque, per Ethereum.