Finalmente! Dopo che per settimane si sono susseguiti sui giornali analisti, specialisti, investitori ed esperti pronti ad accogliere di buon grado la futura regolamentazione del governo degli Stati Uniti a tema criptovalute, c’è qualcuno che, da un altro angolo, spiega cosa potrebbe in realtà accadere.
Si tratta di Elon Musk – che nonostante una serie di uscite poco felici sul mondo delle criptovalute negli ultimi mesi, in realtà ha più chiaro di molti esperti quali siano i rischi di una regolamentazione, a prescindere dal suo grado di precisione e di bontà.
Elon Musk è inoltre in ottimi rapporti anche con l’attuale inquilino della Casa Bianca, anche perché simbolo della transizione green che è uno dei cavalli di battaglia Dem. E quindi questa è un’opinione che potrebbe essere ascoltata. Notizia che riteniamo bullish – sulla quale investire con eToro (vai qui per ottenere un conto virtuale ricco di funzioni avanzate) – che offre 30+ cripto a listino, insieme a diversi servizi esclusivi.
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Elon Musk: “Giù le mani dalle criptovalute”
Il messaggio è di quelli chiari ed è quanto in realtà molti del comparto criptovalute e Bitcoin in realtà pensano da tempo, ma che non hanno occasione o coraggio di dire in pubblico.
Io direi di non fare nulla, cioè di lasciarle fare. Non è possibile distruggere le criptovalute, ma è possibile per lo stato rallentarne l’avanzamento.
Una posizione che tra le altre cose fa il paio con quanto aveva affermato ad agosto, opponendosi ancora una volta ad una proposta di legge che avrebbe separato nettamente le criptovalute in senso proprio dagli asset finanziari, dicendo che non era arrivato il momento per scegliere dei vincitori e dei perdenti nel settore.
Una posizione questa vicina ai massimalisti Bitcoin, così come alla frangia più libertaria del movimento, che rimane uno zoccolo durissimo e che, nonostante le ritrosie a trovarsi dallo stesso lato della barricata con personaggi di questo tipo, ha trovato un amico potente e importante.
Elon Musk contro la Cina
O meglio, a nostro avviso uno dei pochi che lucidamente ha colto il problema che rende le criptovalute invise al governo cinese, che la scorsa settimana aveva gettato di nuovo l’intero settore nello sconforto, con un nuovo e reiterato ban.
Le criptovalute hanno come scopo la riduzione del potere dei governi centralizzati – e questo non gli piace.
Una posizione limpida e non troppo difficile da capire anche per Washington, che se ha come intenzione quella di tornare alla guida del mondo libero, non può prescindere dal difendere (o quantomeno lasciare in pace) le criptovalute. Non solo Bitcoin, ma anche quell’Ethereum che oggi è il cuore pulsante della rivoluzione della finanza decentralizzata.
Condividiamo – e questa è una rarità – l’opinione di Elon Musk, che finalmente torna a parlare di criptovalute in modo intelligente. E questo non perché abbia sposato la nostra causa e quella di altri, ma perché è tornato ad essere quel comunicatore che può cambiare gli indirizzi di governo e – cosa importante – anche il futuro delle criptovalute.
Nel frattempo le criptovalute han ripreso a crescere, con Bitcoin che dopo aver difeso strenuamente i $41.000 è tornato sopra 43.000$, portandosi dietro tutto il settore. Una giornata che potrebbe diventare estremamente interessante, mentre il trimestre nero si avvia alla conclusione.