L’amministrazione Biden cercherà di passare alla storia come quella che ha effettivamente regolamentato il settore delle criptovalute e della finanza decentralizzata nella più rilevante delle economie mondiali.
Soltanto ieri è stato diffuso un ennesimo documento, un’ennesima dichiarazione di intenti che questa volta però non prende di mira il mondo di Bitcoin, ma quello degli stablecoin e degli swap automatici che hanno avuto tanta fortuna nel 2021.
Una situazione prevedibile – e che in un certo senso potrebbe anche fare bene al mondo delle criptovalute. I maggiori token e coin interessati non ne hanno risentito, segno che potrebbe trattarsi anche di una notizia bullish per il mercato. Possiamo investire su diverse delle cripto coinvolte con eToro – vai qui per ottenere il conto virtuale gratuito e con tutte le top funzionalità a disposizione (compreso il trading automatico), in un intermediario che include le migliori 35 criptovalute a listino.
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Stablecoin e AMM nel mirino del governo USA: cosa può succedere?
Bitcoin sembrerebbe essere ormai inattaccabile, dato che anche il governo USA sembra essersi reso finalmente conto del fatto che non ci sono estremi per trattarlo, legalmente, come un titolo finanziario e dunque riportarlo sotto la giurisdizione di SEC.
A tenere ora impegnato un governo che ha fatto della regolamentazione delle cripto uno dei suoi cavalli di battaglia ci sarebbero stablecoin e AMM. Da un lato abbiamo quei token che – con un backing più o meno limpido – rappresentano il valore di 1$ su tutti i principali exchange. Dall’altro invece quei sistemi in stile Uniswap, tramite i quali è possibile scambiare senza permessi e intermediari le criptovalute.
Per il primo dei due mondi, il governo guidato dal Presidente Biden sembrerebbe intenzionato ad imporre una regolamentazione simile a quella delle banche, con i medesimi obblighi di trasparenza e di backing degli asset che vengono proposti sul mercato.
Non è ancora chiaro in quali modalità verrà implementata questa “novità”, anche se nel report si può leggere un’apertura a questo tipo di strumenti, dei quali viene riconosciuta una certa utilità.
Gli stablecoin possono supportare opzioni di pagamento più veloci, più efficienti e più inclusive. In aggiunta, la transizione verso un utilizzo più diffuso degli stablecoin come mezzo di pagamento potrebbe aumentare di velocità grazie al network effect e alle piattaforme che già li utilizzano.
Un’apertura che però, secondo i meno incantati dalle manovre della Casa Bianca, sarebbe la giustificazione per un intervento normativo molto stringente. Token che venissero utilizzati come metodo di pagamento da una vasta parte della popolazione richiederebbero l’intervento del regolatore.
Sotto la lente di ingrandimento potrebbero finire anche gli AMM come Uniswap e PancakeSwap, anche se pure in questo caso si brancola nel buio in termini di effettivi interventi legislativi.
Cosa può voler dire per il settore?
A nostro avviso non molto. Con ogni probabilità si imporranno regole più stringenti a protocolli come Tether, che sono già ampiamente sotto lo scrutinio anche di tanti appassionati di criptovalute.
Per quanto riguarda gli AMM, un intervento troppo stringente potrebbe causare lo spostamento degli utenti verso protocolli decisamente meno sicuri di quelli che vengono ampiamente utilizzati oggi. Questo ad importante detrimento di quanto invece si è fatto in termini di sicurezza.
Il fatto che i mercati abbiano reagito come se non fosse stato pubblicato nessun report lascia però intendere quale sia effettivamente la portata di questo tipo di interventi. Ovvero qualcosa ormai non più in grado di causare problemi al maturo mercato delle criptovalute.
maledetto Biden! lascia in pace gli AMM! credo e spero che non riuscirai a metterci le mani sopra!
se non sbaglio c’è un detto che recita “noi codifichiamo più velocemente di quanto voi legiferate”.
W Timothy May, W i Cypherpunks!