Che Michael Saylor e Warren Buffett siano su posizioni diametralmente opposte su Bitcoin non dovrebbe essere né una novità né un mistero per i lettori di Criptovaluta.it.
Il primo è CEO della società maggiormente esposta verso Bitcoin, il secondo uno degli investitori con il maggior successo della storia, che in ogni occasione possibile ha attaccato $BTC, definendolo in modo irripetibile.
Michael Saylor stuzzica l’Oracolo di Omaha, ricordando che società come Microsoft hanno potuto fare a meno degli investimenti di Berkshire Hathaway, la società di investimenti che fa capo al magnate. Fatto tecnicamente vero – e che getta un po’ di luce su tanto chiacchiericcio che continua a farsi su $BTC e sull’assenza, tra gli investitori, del più popolare di tutti i tempi.
No, Berkshire Hathaway non è il termometro del mercato
E soprattutto non lo è di questo mercato. La società – in una fase di mercato caratterizzata da grande liquidità e da P/E Ratio fuori asse non sta performando come un tempo, segno che il value investing che ne ha guidato le mosse per decenni non è stato in grado di adattarsi ad un’era di fondamentali sballati.
Ma non è qui che Michael Saylor attacca Buffett – ovvero la posizione di quest’ultimo su Bitcoin e criptovalute.
Warren Buffett non ha mai acquistato azioni Microsoft, nonostante sia stato il miglior amico di Bill Gates per un’intera generazione. Quindi anche se investitori di successo non abbracciano Bitcoin, non vuol dire che questo non continuerà a crescere. Microsoft ha avuto un enorme successo senza investimenti di Berkshire Hathaway.
Verità fattuale e che non può essere contestata – e che contribuisce, finalmente aggiungiamo noi, a dare un taglio ad un inutile chiacchiericcio che ha luogo principalmente sulle vecchie riviste e sui vecchissimi quotidiani dedicati alla finanza classica. Il fatto che Warren Buffett – che pure merita tutto il rispetto possibile come investitore nel mercato azionario – non investa in Bitcoin non vuol dire assolutamente nulla.
Questo è doppiamente vero se dovessimo ricordarci di uno degli adagi fondamentali di Warren Buffett, ovvero l’invito a non investire in qualcosa che non si capisce. In soldoni, l’assenza di WB dal mondo di Bitcoin potrebbe essere anche imputato a quanto ripetuto più volte dallo stesso Oracolo di Omaha.
Sì, Bitcoin crescerà anche senza l’appoggio del vate
Bitcoin non ha bisogno di politici, non ha bisogno di stati, non ha bisogno di sponsor milionari – e questo vale anche per Michael Saylor. E può fare a meno anche di Warren Buffett, che ha tutto il diritto di investire come meglio crede il proprio denaro.
Certo, per i più maliziosi le parole velenose di Buffett e dei suoi sodali verso Bitcoin segnano un po’ la delusione per aver perso il treno, ma non essendo noi nella testa del grande investitore, non possiamo né commentare né smentire.
Una nota: Warren Buffett ha comprato, una volta, azioni Microsoft
Prima di chiudere troviamo anche lo spazio per definire correttamente lo spazio di discussione aperto da Saylor. In realtà Warren Buffett ha acquistato personalmente 100 azioni di Microsoft la prima volta che ha incontrato Bill Gates.
Somma misera rispetto alle sostanze sulle quali può contare – e non ha mai investito poi con la sua grande holding finanziaria sul gruppo. Tutto questo nonostante un’amicizia pluridecennale che lo lega a Bill Gates stesso.