Lancio di SundaeSwap che non va nel migliore dei modi, lasciando diversi utenti piuttosto frustrati e innescando diverse polemiche online, alimentate anche dalla particolare stance che l’intero ecosistema Cardano ha nel mondo delle criptovalute.
Transazioni fallite, rallentamenti e ordini in attesa non hanno fatto da buona vetrina per un progetto che era uno dei più attesi per chi segue da vicino l’ecosistema di Cardano e ha magari anche investito in $ADA.
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Problemi su Cardano con il lancio di SundaeSwap: che cos’è successo?
È accaduto quanto forse prevedibile dato il grande hype che si era generato intorno al lancio del più importante AMM, in questa fase iniziale di supporto degli smart contract per Cardano.
Ovvero una congestione della rete, che ha portato ad un’esecuzione degli ordini sempre più lenta e infine anche a rendere impossibile di scrivere sulla chain le transazioni stesse. Cosa che, abbinata al grande hype che circondava il progetto, ha innescato tutta una serie di ulteriori polemiche, con l’intervento in un AMA su Twitter addirittura del comandante in capo del progetto.
Sicuramente non il lancio che si aspettavano gli appassionati, né tanto meno gli investitori su Cardano, che avrebbero ben gradito una spinta rialzista innescata da questa specifica Dapp.
Problema risolvibile?
Sarà questa la vera sfida per il futuro, anche se era piuttosto prevedibile, dato che anche nel blog ufficiale del progetto si dichiarava candidamente che sarebbero potuti diventare necessari giorni per processare le transazioni, in relazione alla congestione della rete.
Conosciamo però un po’ tutti il popolo di internet, in particolare sui social – e sappiamo bene di cosa sia capace in particolare quando di mezzo ci sono delle crypto-wars, che dividono Cardano lovers e Cardano haters in modo piuttosto netto.
Dall’altro lato qualcuno considera le polemiche come più che comprensibili, in particolare per chi non riesce neanche a caricare la propria transazione on chain, temendo talvolta anche di aver perso il proprio denaro.
D’altro canto per il post sul blog ufficiale del 7 gennaio e quindi di circa 2 settimane fa, era stato piuttosto chiaro a riguardo. Male per chi ha deciso di utilizzare una versione in testnet senza documentarsi prima, dimenticando anche al tempo stesso cosa voglia dire, appunto, fase di test.
In attesa di alcuni aggiornamenti di Cardano
La speranza è che, sempre come riportato dal blog ufficiale del protocollo, i prossimi aggiornamenti di Cardano possano dare una mano in questo senso. Anche le soluzioni in Layer 2, come è avvenuto d’altronde su Ethereum potrebbero dare una mano.