In queste ore l’intero settore delle criptovalute continua a guardare a Ripple. Dopo il botto della settimana scorsa dovuto all’annuncio della piattaforma xRapid, ieri è arrivato il collasso del mercato criptofinanziario: in poche ore sono stati bruciati 20 miliardi di dollari di capitalizzazione ed a soffrire di queste perdite è stato soprattutto XRP. Il grafico della quotazione sembra non avere un attimo di tregua anche oggi: nella notte, a sorpresa, nuove indiscrezioni hanno portato ad un rilancio del trend positivo. Al momento 1 XRP è tornato a valere 0,55 $, a metà tra il valore raggiunto nel picco di venerdì scorso e quello precedente.
La ripresa viene attribuita ad un comunicato stampa di Coinbase, secondo il quale il famoso exchange si starebbe preparando per l’ammissione di nuove criptovalute sulla piattaforma. Malgrado i criteri per l’ammissione siano molto stringenti, gli investitori hanno subito riconosciuto come questi siano perfettamente rispecchiati da Ripple: sembrerebbe infatti strano che un annuncio del genere non abbia la minima correlazione con la settimana di fuoco appena trascorsa dalla criptomoneta di Chris Larsen.
Luci e ombre del rialzo odierno
La teoria più diffusa al momento sostiene che la ripresa di Ripple sia dovuta al fatto che un’eventuale possibilità di aprirne le negoziazioni su Coinbase aprirebbe le porte del progetto a molti nuovi investitori. La popolarità di questo exchange è andata di pari passo con quella di Bitcoin ed Ethereum, diventando un punto di riferimento per molti; può darsi che effettivamente inserire XRP su questa piattaforma possa portare più capitali a confluire sul progetto.
Una seconda ipotesi che tuttavia non è da scartare vede in quel che sta succedendo sia semplicemente la logica conseguenza delle vendite di lunedì e martedì. Effettivamente l’annuncio della possibilità di un rilascio della piattaforma xRapid nel breve termine deve in qualche modo aver aumentato il valore di Ripple. Questo è successo troppo in fretta, creando una sopravvalutazione della notizia con conseguente boom di vendite; le vendite erano finite per azzerare o quasi i progressi dovuti all’annuncio, per cui ora si starebbe semplicemente verificando una fase di assestamento.
Il problema è il seguente: ci sono due eventi in ballo. Il primo è l’arrivo della piattaforma xRapid, il secondo è la quotazione su Coinbase. Se si dovesse verificare il primo, molto probabilmente si verificherebbe anche il secondo e di conseguenza Ripple avrebbe ragione di vedere sensibilmente aumentata la sua capitalizzazione di mercato; qualora ciò non dovesse succedere, anche Coinbase chiuderebbe probabilmente lo spiraglio lasciato intravedere con le recenti dichiarazioni e per gli investitori che hanno comprato la scorsa settimana questo sarebbe un duro colpo.
Questione di rivoluzione
Seguendo la vicenda di Ripple così com’è, osservando i rialzi ed i ribassi di prezzo, non si riesce a cogliere quanto realmente importante sia ciò che sta avvenendo. Da quando la fama delle criptovalute si è espansa in tutto il mondo, siamo stati abituati a vederla in questo modo: prima di tutto c’è Bitcoin, poi Ethereum. Ethereum è stato per Bitcoin quel che è stata Pepsi per Coca Cola, Energizer per Duracell, Burger King per McDonald. Non si tratta solo di una percezione, ma di influenza nel settore e capacità di cambiare un intero mercato con le proprie azioni.
Dal momento in cui Ripple ha iniziato la sua scalata di venerdì scorso, ha superato la capitalizzazione di Ethereum. Con il crollo di lunedì e martedì è tornata dietro ad ETH, per poi superare nuovamente il progetto di Vitalik Buterin in data odierna. Il secondo posto nella graduatoria aspetta di essere assegnato con certezza e siamo certi che questo duello causerà non pochi scossoni nei prossimi giorni.