Ieri è stato il giorno del primo passo verso una regolamentazione cripto negli USA, con un’ordinanza di Joe Biden che ha dato una preliminare spinta verso una riorganizzazione del settore. Come abbiamo scritto già su Criptovaluta.it, siamo in realtà davanti ad un framework molto generico, che ancora non rende possibile capire la direzione che la cosa prenderà negli USA.
Gary Gensler di SEC si è dimostrato però soddisfatto, perché potrebbe concretizzarsi l’ipotesi (in realtà è già piuttosto concreta) che a mettere le mani sugli Exchange sia proprio l’authority che lui presiede. Una vittoria di Pirro, come vedremo tra poco.
Sta di fatto che il peggio sembrerebbe essere passato e che questo ha iniettato un po’ di fiducia nel futuro cripto, almeno negli USA. Fiducia che, al netto del rumore di breve, potrebbe essere una occasione per valutare di entrare sul mercato. Possiamo farlo con la piattaforma eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con FINTECH e ANALISI TOP – intermediario che propone oggi 55+ criptovalute sulle quali poter investire come se fossero comuni asset finanziari.
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Gary Gensler ha avuto la sua fetta di torta? Probabilmente sì, ma questo non sarà un problema
La regolamentazione delle criptovalute negli USA sarà occasione, come abbiamo già scritto su Criptovaluta.it, anche di una guerra intestina tra le agenzie governative USA. Trattandosi di un settore molto rilevante, tutte le agenzie vorrebbero essere scelte come principali per la regolamentazione del comparto. Una situazione che però non potrà risolversi a vantaggio soltanto di una di queste agenzie. Cosa che possiamo desumere anche dalle parole di Gary Gensler a pochi minuti dalla diffusione del testo di Joe Biden su criptovalute e Bitcoin.
Oggi il presidente degli Stati Uniti ha firmato un Ordine Esecutivo sugli asset cripto. Non vedo l’ora di collaborare con colleghi [nelle agenzie governative, NDR] per raggiungere degli importanti risultati in termini di obiettivi di policy pubblica: proteggere investitori e consumatori, sorvegliare le attività illecite e aiutare a raggiungere la stabilità finanziaria.
Un entusiasmo forse di circostanza, perché SEC è probabilmente la grande sconfitta del nuovo impianto che è stato deciso dalla Casa Bianca. Per quanto è dato capire in questo momento, all’agenzia che si occupa di sorvegliare i mercati finanziari sarà lasciata la possibilità di operare nei confronti degli exchange e poco più, con le criptovalute che saranno considerate in larga parte valute e non titoli finanziari.
Il tutto condito dal solito refrain della protezione dell’investitore. Cosa che è in realtà fattivamente assente dagli obiettivi di SEC (basti pensare alla causa contro Ripple.
Perché una sconfitta? Perché secondo quanto emerso nelle ultime settimane SEC avrebbe preferito pieno mandato nella decisione di cosa sia un titolo finanziario e cosa non lo sia, con un contestuale aggiornamento della relativa disciplina. Cosa che per il momento non sembrerebbe essere sul tavolo.
Perché si tratta di una notizia bullish?
Perché SEC ha un pessimo record per quanto riguarda le interazioni con il mondo Cripto, perché si tratta comunque di una regolamentazione inevitabile in termini finanziari e perché non sarà l’agenzia di Gensler a fare il bello e il cattivo tempo.
Un’agenzia che pur dichiarandosi neutra sembrerebbe avere qualche scheletro nell’armadio riguardo Ethereum e le cui determinazioni sono eccessivamente legate al vento della politica che spira da Washington piuttosto che alla Rule of Law.
Nel complesso crediamo che la parziale sconfitta di SEC e la parcellizzazione tra diverse agenzie potrà giocare a favore di un mondo cripto e Bitcoin più libero. E che la concentrazione di potere presso una sola agenzia sia stato definitivamente scongiurato. Decisamente bullish per il futuro del settore.