Raramente osserviamo qualche cambiamento nella classifica delle cinque criptovalute più capitalizzate, per cui quando succede è sempre molto interessante analizzare quello che sta succedendo. Durante l’inverno del 2018 abbiamo visto Ethereum e Ripple superarsi a vicenda più volte, alternandosi al secondo posto della classifica di CoinMarketCap. Adesso invece è EOS a superare Litecoin, diventando di fatto il quarto progetto più grande dell’economia decentralizzata e confermando le sue grandi potenzialità. Non solo, ma ci dice molto anche sulla geografia economica del mondo crypto.
Un rally inarrestabile
Alla fine di gennaio EOS veniva cambiata a 2,21 dollari per token, un prezzo decisamente basso che sembrava non destinato ad una ripresa. Insieme a molte altcoin innovative ma poco capitalizzate, oscillava già da tempo nella classifica delle top 50 per capitalizzazione senza trovare una fissa dimora. Da lì è incominciata una fase rialzista molto evidente, che ha portato il valore oggi a 4,45 dollari per EOS. Con un valore quasi raddoppiato, oggi la capitalizzazione complessiva arriva a superare quella di Litecoin e potrebbe non arrestarsi qui.
Nel processo EOS ha anche cambiato i suoi rapporti di forza con Bitcoin. Se alla fine di gennaio EOS valeva 0,0006 BTC, ad oggi ha superato i 0,001 Bitcoin di controvalore. Questo la dice lunga sulla forza del trend, che per quanto nato in un momento di buon andamento generale del comparto crypto è comunque di particolare spicco.
Ma cos’è EOS?
Molti dei nostri lettori potrebbero non essere familiari con questa criptovaluta. Si tratta di un progetto molto simile ad Ethereum, ovvero una blockchain che permette a tutti gli sviluppatori di creare app e sistemi informatici decentralizzati; come nel caso di Ethereum, la criptovaluta EOS è soltanto una piccola parte dell’ecosistema globale e serve per regolare gli scambi che avvengono al suo interno. Chi vuole creare un’app decentralizzata tramite questo sistema deve infatti noleggiare potenza di calcolo dalla rete, pagandola con i suddetti token.
A differenza di Ethereum, EOS offre un sistema abbastanza semplice di sviluppo. Programmare un’app sulla blockchain di EOS non è molto diverso dal programmare quello stesso software al di fuori della rete, in quanto vengono fornite delle soluzioni simili a quelle di un normale sistema operativo che semplificano l’intero processo. Potenzialmente in questa rete possono nascere giochi, negozi, siti web, social network, applicazioni per dispositivi mobili e qualsiasi altro spazio web che esista normalmente nell’architettura client-server. Come sempre, però, in questo tipo di rete non esiste un solo server centrale ma tutto si basa sull’architettura di rete peer-to-peer.
La maggior parte degli investimenti confluiti in EOS negli ultimi mesi arrivano dalla Cina, che si conferma ancora una volta la principale nazione verso cui guardare per anticipare i trend di mercato. Come riportavamo in una notizia di pochi giorni fa, ancora una volta il report mensile governativo ha evidenziato che EOS è la crypto su cui i cinesi hanno investito di più da gennaio ad oggi. Malgrado questa polarizzazione orientale, tuttavia, la fama del progetto sta diventando sempre più globale.
Pensate possa fermari ?
Ciao Luigi, abbiamo ragione di ritenere che il rally di EOS possa avere una strada ancora molto lunga davanti a se – il sentiment di mercato in questo momento è davvero caldo nei confronti di questa cripto moneta.
un saluto