Ancora Dubai e ancora cripto. Questa volta non si parla però delle licenze per gli operatori ed exchange che apriranno nel paese, ma piuttosto di nuovi giganti commerciali che attiveranno pagamenti in Bitcoin e Ethereum.
Questa volta a prendere la pillola arancione è DAMAC, nel settore immobiliare, che da un lato permetterà di convertire le proprie cripto, dall’altro invece accetterà pagamenti per i suoi lussuosi residence e appartamenti appunto in $BTC e $ETH.
Un passaggio anche questo interessante, che aprirà a nuove opportunità per chi investe nel paese. Possiamo seguire la scia anche con Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito e ILLIMITATO – che propone Bitcoin, Ethereum e altre 465+ criptovalute a listino all’interno di un ecosistema di investimento completo e di livello professionale.
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DAMAC Properties si lancia nel mondo di Bitcoin e cripto
Secondo quanto è stato già riportato da diverse testate, si tratterebbe di uno degli operatori nel mercato immobiliare di Dubai più importanti dell’Emirato, che seguendo un po’ quella che è la scia della città stato aprirà al mondo di Bitcoin e anche di Ethereum.
Almeno in questa fase si dovrebbe tra le altre cose fare riferimento soltanto alle cripto meglio capitalizzate e quelle che forse sono più adatte per le transazioni milionarie o quasi che interessano il gruppo.
DAMAC Properties è stata sempre sulla frontiera dell’innovazione, dallo sviluppo di case di lusso alla creazione di esperienze uniche. Questa mossa verso i consumatori che hanno criptovalute in portafoglio è una delle nostre iniziative per accelerare la nuova economia delle nuove generazioni, nonché il futuro della nostra industria.
Questo il commento di Ali Sajwani, che è guida del gruppo e guida le iniziative digitali di DAMAC. Una dichiarazione forse di circostanza, ma che a nostro avviso cela al suo interno una visione interessante, in particolare da parte di un operatore che è in una delle zone più ricche del pianeta, e anche una di quelle con il più alto tasso di innovazione.
Dubai hub mondiale di cripto e Bitcoin?
Non possiamo ancora dirlo, anche se queste sembrerebbero essere le intenzioni dell’emirato, che anche tramite regimi speciali e licenze con poche restrizioni sta cercando di attirare i player più importanti del pianeta. Tutto questo in un contesto molto diverso dal resto del mondo, anche grazie ad una situazione economica notoriamente legata agli enormi introiti degli idrocarburi.
Vedremo se l’indirizzo dato dal governo locale riuscirà a sortire gli effetti desiderati. Nel frattempo però, come nel caso di DAMAC, molto si sta muovendo anche a livello privato, ovvero senza che debbano muoversi necessariamente gli stati, come accaduto soltanto ieri nella Repubblica Centroafricana. Sì, ci sono ancora degli enormi margini di crescita.