Nonostante Pasqua sia ormai alle spalle, è ancora tempo di resurrezioni. Questa volta a tornare dal sepolcro è Roger Ver, che in molti ricorderanno come Bitcoin Jesus e che torna a far parlare di sé in una relativamente lunga intervista per Olga Kharif su Bloomberg.
Il tema? Dogecoin batterà Bitcoin nel diventare una valuta universale, una posizione in linea di massima condivisa con Elon Musk nonché con quello che Ver è diventato negli ultimi anni, ovvero una sorta di avversario di BTC nella sua versione originale.
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A volte ritornano: Roger Ver ancora all’attacco di Bitcoin
Uno dei primi promotori di Bitcoin, con una storia personale molto intrigante, Roger Ver è stato in passato anche un forte sostenitore dell’aumento della dimensione dei blocchi di $BTC, associandosi poi a progetti come Bitcoin Cash. Non è la prima volta che quello che chiamavano Bitcoin Jesus grazie al suo importante lavoro di evangelizzazione arriva a contestare dunque pubblicamente il funzionamento di Bitcoin.
Questa volta appoggiando la possibilità che sia in realtà Dogecoin a diventare a tutti gli effetti una sorta di valuta globale, tanto libera quanto di facile accesso e a basso costo. Una posizione che lo mette in parallelo con quanto ormai va ripetendo Elon Musk da mesi, non senza diverse polemiche con i massimalisti.
In aggiunta Roger Ver ha confermato di non essere necessariamente innamorato dei progetti in cui investe, e di avere un portafoglio di investimento che include anche Ethereum e Ripple, anche qui in aperto contrasto con quello che ci si potrebbe aspettare da una persona che è stata in passato così vicina agli sviluppi di Bitcoin.
Dogecoin è molto meglio: è più economico e più affidabile di Bitcoin. Se dovessi scegliere tre candidati per diventare la criptovaluta dominante a livello globale sceglierei Doge, Litecoin e Bitcoin Cash.
Se sull’economicità di Dogecoin in termini di costi di transazione possiamo tutti o quasi concordare, rimane un mistero comprendere cosa intenda Ver quando parla di maggiore affidabilità. Sulla larghezza dei blocchi e il tempo associato alla loro produzione sono state infatti riempite librerie e non è neanche il caso di tornare su questioni che risalgono alle ormai celebri blocksize wars.
Una spinta per Doge anche sui mercati?
Probabilmente servirà altro e il consiglio di Roger Ver non sarà in grado di spostare l’andamento dei mercati sul breve periodo. Ci attendiamo al tempo stesso delle importanti novità da Twitter, in particolare se il passaggio di mano a favore di Elon Musk dovesse effettivamente andare a buon fine.
Sul fatto che Dogecoin abbia la stoffa e la solidità per soppiantare Bitcoin continuiamo a nutrire qualche dubbio, sia di carattere tecnico che di diffusione. Ma il comparto, diciamocelo, è bello anche per questo. Competizione spinta e possibilità per ciascuno di dire la sua. Come abbiamo fatto anche noi nelle nostre previsioni $DOGE, dove proviamo a fare il punto della situazione sul futuro del prezzo del meme coin che ha dato il via al movimento.