Ethereum a 35.000$? Una previsione che non è di uno squinternato su Twitter, ma di un importante analista di un altrettanto importante banca d’affari del Regno Unito.
È infatti Geoffrey Kendrick a parlare, capo della divisione cripto di Standard Chartered, che fissa come target di lungo periodo per Ethereum i 35.000$ per singolo coin, ovvero più di 10 volte il prezzo attuale.
Un prezzo che potrà sembrare una farneticazione durante un mercato in leggera ritirata come oggi, ma che segnala al tempo stesso l’atteggiamento bullish di un analista di un’importante banca. Possiamo anche noi investire in questa previsione con Capital.com – vai qui per ricevere un conto virtuale gratuito e illimitato ( ideale per provare i servizi di crypto auto trading ) – intermediario che ci permette di investire su 465+ cripto in un ambiente ricco di strumenti di analisi e direttamente operativi.
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35.000$ per singolo ETH: la previsione di Geoffrey Kendrick
La previsione è di quelle destinate a far discutere. A parlare è Geoffrey Kendrick di Standard Chartered, una delle istituzioni finanziarie più importanti di tutta la Gran Bretagna. Target fissato a 35.000$ per Ethereum anche se ovviamente sul lungo periodo, trattandosi di un aumento di prezzo rispetto ai valori attuali di circa il 1.200%, qualcosa di estremamente importante per una criptovaluta che ha già un’imponente quotazione di mercato.
Un target molto ottimistico, che secondo Geoffrey Kendrick dipenderà in primis dal passaggio di Ethereum dalla Proof of Work alla Proof of Stake, il cosiddetto merge per il quale dovrebbero mancare ormai pochi mesi. Passaggio che, lo ricordiamo ai nostri lettori, è fonte anche talvolta di derisione da parte dei detrattori di Ethereum, dato che è stato rimandato più volte nel corso della vita del progetto.
Oltre al target di prezzo decisamente interessante, ci sono anche altre interessanti questioni affrontate da Kendrick, come ad esempio quella dei veri avversari di Ethereum per il futuro. Con qualche scelta che lascerà sicuramente di stucco i nostri lettori.
Kendrick snobba Solana: ecco chi sono i veri avversari di Ethereum
Una scelta che sicuramente lascerà diversi dei nostri lettori con l’amaro in bocca. L’analista britannico infatti ha selezionato come progetti maggiormente capaci di infastidire Ethereum nel suo predominio sulla finanza decentralizzata principalmente Avalanche e Polkadot.
Due progetti che i nostri lettori hanno avuto occasione di conoscere già quando erano in erba – siamo stati i primi a parlarne a livello nazionale – e che effettivamente sono forse quelli che hanno più traino per infastidire Ethereum.
Farà discutere l’esclusione da questo novero di Solana, quello che è stato il network forse cresciuto di più in termini di prezzo e di hype nel corso del 2022, anche se con diversi problemi di carattere tecnico. Nonché progetto che già ha raccolto un certo interesse di carattere istituzionale. Il prossimo 9 maggio saranno anche disponibili le opzioni su $SOL da Deribit – segno che i mercati hanno un’opinione radicalmente diversa da quella di Kendrick. E per quanto riguarda le previsioni Ethereum, Kendrick si dimostra molto più ottimista anche dei nostri analisti. Voi cosa ne pensate?
Dichiarazione rilasciata già un anno fa, oppure ha per caso solo ribadito su questa vecchia dichiarazione?
Ha ribadito e confermato
personalmente credo che dare previsioni senza orizzonti temporali sia nè più nè meno che parlare del sesso degli angeli. “lungo periodo” può voler dire 5 anni come 10: non è propriamente la stessa cosa…
detto questo sono sempre stato bullish su ethereum. ha qualche problema, ok, ma 1) funziona 2) lo trovi in tutti i settori, da defi a nft, e 3) il passaggio alla PoS potrebbe far la differenza agli occhi del grande pubblico. E sappiamo tutti cosa succede alle risorse limitate quando il grande pubblico decide di comprare…
E con una max supply di Ethereum infinita, quale sarebbe la risorsa limitata? Giusto per capire.
innanzitutto l’italiano: anche se ogni giorno buttassimo 1 milione di nuovo eth sul mercato, l’eth circolante sarebbe comunque limitato. se invece potessimo buttarne fuori a piacere sarebbe illimitato. max supply infinita non vuol dire eth infinito (a meno che tu non possa vivere infiniti anni, al che sì, eth tenderebbe a infinito)
in ogni caso detto questo se vuoi entrare nel merito (ammesso che tu non stia trollando, ma faccio finta di no) non basta guardare la max supply illimitata per tirare la conclusione che una crypto è inflazionistica; devi considerare anche 1) quanto nuovo eth entra in circolo (1% al giorno? all’anno? al secolo?) 2) quanto eth viene burnato ad ogni transazione (dopo che l’eip dell’agosto scorso è stato implementato). Poi tira la tue conclusioni.
ciao!