Jamiroquai entra nel metaverse The Sandbox con una $LAND tutta sua. La funk-jazz band inglese, già molto attiva sui social, punta così a stringere ulteriormente i rapporti virtuali con i suoi fan sparsi in tutto il mondo.
Lo spazio che Jay Kay e soci hanno acquistato su The Sandbox sarà sfruttato in prima battuta per lanciare un remake del videoclip di Virtual Insanity, singolo successo della band. Il filmato è stato realizzato sfruttando l’appeal grafico della piattaforma, ricalcando la clip originale. La band tuttavia non suonerà da sola: nello spazio virtuale hanno già fatto più di un checksound artisti del calibro di Snoop Dogg, tra gli altri.
Un’ottima notizia per $SAND di The Sandbox, che pur ha sofferto negli ultimi periodi a causa di un mercato non sempre brillante. Possiamo investirci con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale di prova, con il top degli STRUMENTI DI TRADING – intermediario che ci consente di operare su tutti i migliori token e coin di mercato.
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Anche Jamiroquai punta su The Sandbox
Correva l’anno 1996, quando Jamiroquai pubblicava un singolo destinato a cambiare per sempre le sorti della musica Acid Jazz. Con Virtual Insanity, Jay Kay e soci riuscirono in un sol colpo a sbaragliare le classifiche di tutto il mondo e riportare in auge un genere musicale altrimenti destinato a fare da tappeto sonoro per qualche lounge bar da ovattata apericena. Il videoclip che accompagna il singolo, estratto dal terzo album di studio Travelling’ without moving, non è stato da meno.
Jay Kay nel video si muoveva in un modo assurdo, e con lui stanza e arredi, a tratti inspiegabile agli occhi di chi mastica qualche nozione di fisica base. L’enorme successo della clip valse diversi premi alla band e al regista Jonathan Glazer, tra cui quello di Video dell’anno agli MTV Music Awards del 1997. Il leggendario videoclip è stato girato ex novo, questa volta sotto forma di animazione, per inaugurare l’ingresso della band nel metaverso. Di seguito un trailer rilasciato dal canale YT di The Sandbox.
Come abbiamo accennato in apertura, la band dell’eclettico Jay Kay non è l’unica ad aver acquistato un appezzamento di terreno virtuale nel quale interagire con fan e altri musicisti.
Il metaverso sta orientando la creatività attraverso nuove forme di espressione e tecnologia nel settore della musica e dell’intrattenimento, ed è un onore dare il benvenuto a Jamiroquai su The Sandbox. Già ora abbiamo collaborazioni con artisti musicali ed etichette storiche tra cui Snoop Dogg, Jamiroquai, BLOND:ISH e deadmau5, e siamo entusiasti che The Sandbox sia già diventata una casa in cui gli artisti possono essere in contatto con i loro fan in modo diretto e genuino.
Queste le parole di Sebastien Borget, co-fondatore di The Sandbox, la dicono lunga su quanto l’azienda creda nelle opportunità, ovviamente di business, che il mondo della musica ha da offrire all’universo cripto.
Musica e Crypto sempre di più a braccetto
Non solo metaverso: quella discografica è un industria che ha già da un pezzo messo le mani su un ecosistema che tra blockchain e NFT ha molto da offrire. Le etichette sanno spremere ogni singola goccia di talento degli artisti, per trasformarla in moneta sonante. Le criptovalute sono solo una declinazione di questa, e fanno gola ai big del pentagramma.
In qualità di ex dirigente dell’Universal Music Group, sono entusiasta di avere Jamiroquai, uno dei talenti più innovativi dell’industria musicale, che si unisce a The Sandbox, dimostrando l’importanza del metaverso come piattaforma per la comunità musicale.
Bertrand Levy, VP Global Partnerships di The Sandbox, chiama in causa una nostra non vecchia conoscenza del settore: proprio ieri vi abbiamo raccontato della rinascita di LimeWire a firma Universal, che vede ora alleate due entità che fino a ieri erano in aperta guerra fra loro.
Ma sulle vecchie ruggini si può passare sopra, soprattutto se in ballo ci sono parecchi soldi. L’industria dello spettacolo crede fortemente nelle opportunità offerte dal mondo cripto: con i NFT si può eliminare anche la piaga del bagarinaggio, facendo del bene ai fan, oltre che alle gran casse dell’industria musicale.