Il turbine di FUD che continua a colpire Tether, a nostro avviso in modo completamente ingiustificato, forse troverà pace dopo l’ultimo annuncio del gruppo che gestisce il più importante stablecoin.
Il tutto all’interno di un’intervista a Paolo Ardoino per EuroMoney, dove spiega sia chi saranno i soggetti, sia cosa stia accadendo dalle parti dello stablecoin che molti ritengono quintessenziale per il corretto funzionamento del mercato cripto.
Nel complesso un’ottima notizia non solo per Tether USD, ma in generale per tutto il comparto delle criptovalute, sul quale potremo investire con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con CAPITALE VIRTUALE DI 100.000$ – intermediario che ci offre la possibilità di investire su 75+ cripto a listino, in un ambiente operativo in Europa e che offre il massimo delle garanzie.
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Tether ha superato la crisi senza battere ciglio
Il primo dato riportato da Paolo Ardoino è effettivamente impressionante. Il gruppo ha fatto fronte a liquidazioni per circa il 10% delle sue riserve senza battere ciglio. Chi conosce un minimo il modus operandi delle banche sa bene che una somma del genere, prelevata in così breve tempo, creerebbe problemi anche alla più solida delle banche. Se dunque da Tether ci aspettiamo quantomeno la solidità di una banca retail, possiamo dire di esserci.
Abbiamo dimostrato che nel peggior caso possibile – mentre Terra Luna stava affondando, l’intero mercato cripto crollando e il mercato azionario anche – abbiamo ricevuto una quantità enorme di richieste di prelievo e le abbiamo onorate nel giro di minuti. Tether ha ricevuto richieste per il 10% del totale dei suoi asset, senza battere ciglio, e avremmo potuto fare molto più di questo. In totale, in 10 giorni, parliamo di 11 miliardi, il 13% dei nostri asset, senza alcun problema.
Tutto questo, come ricorda EuroMoney, nonostante ci siano ancora personaggi che shortano USDT, ovvero che punta sulla perdita del peg per lo stablecoin. Con diversi che continuano a chiedere audit più approfonditi che, è questa la vera sorpresa dell’intervista, arriveranno.
Nuovo audit da una delle top 12
Ci sarà l’audit di MHA, che non sarà un’azienda top del settore, ma che secondo Paolo Ardoino è comunque tra le prime al mondo.
Credo sia una delle top 12, quindi niente male. Le Big Four (Deloitte, EY, PwC e KPMN, NDR) sono più caute riguardo la possibilità di offrire un audit completo mentre le regole non sono chiare.
Con il riferimento che va al complesso e spesso carente quadro normativo che circonda il settore. Qualcosa che è un problema anche per Ardoino, che spera che il crack di Terra Luna possa accelerare un intervento del legislatore, dando il benvenuto anche a quanto si sta muovendo negli USA.
Se offri sul mercato qualcosa come stablecoin, deve essere stabile, punto. Non può accadere che qualcuno si svegli di mattina e crei una nuova criptovaluta, ancorata ad un’altra criptovaluta, ancorata alla buona volontà, e chiamarla stablecoin.
Vedremo come evolverà la situazione. Per ora, senza avere alcun tipo di legame con l’azienda ma avendola avuta soltanto, proprio tramite Paolo Ardoino, in video, non abbiamo motivi di dubitare della sua solidità.
Anche qui, a poco dal disastro di Terra Luna, abbiamo avuto la possibilità di affrontare i temi più importanti che riguardano il mondo cripto e stablecoin. Compreso quel FUD sul quale Paolo Ardoino ha espresso la sua perplessità con un chiaro cui prodest?