Se negli USA continua l’arcigno rifiuto di SEC a listare prodotti basati su Bitcoin effettivi, in Europa qualcosa si muove. Siamo infatti davanti ad un nuovo prodotto basato su $BTC e per la prima volta tecnicamente un ETF (e non un ETC), almeno secondo quanto riporta la società stessa.
Sarà quotato alla borsa di Amsterdam e potrà essere scambiato in quote dal prossimo luglio, un traguardo importante per la vita di Bitcoin come asset finanziario a tutti gli effetti. Titolo che sarà appetibile, lo anticipiamo, principalmente per gli investitori istituzionali, quelli che hanno bisogno di prodotti più strutturati del semplice acquisto diretto di coin.
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Jacobi porta in Europa il suo ETF Bitcoin
In realtà si tratta di un ETF su Bitcoin già esistente e incorporato in una giurisdizione esotica dal 2021, che ora è stato approvato anche dalla borsa di Amsterdam e che dunque per quote comincerà ad essere venduto anche in Europa. Un passo in avanti importante per Bitcoin come asset finanziario, nonostante i volumi in questa fase di bear market siano effettivamente ridotti e poco entusiasmanti.
L’ETF Bitcoin di Jacobi permetterà agli investitori di accedere all’asset sottostante, di una classe di asset molto interessante per loro, tramite una struttura di investimento affidabile e già consistente sui mercati. Il nostro obiettivo da Jacobi è rendere l’investimento negli asset digitali più semplice e più familiare per gli investitori professionali e per quelli istituzionali. Siamo felici di collaborare con partner di prima fascia come Fidelity Digital Asset e Flow Traders, che ci hanno supportato dalla nascita e che sono una parte fondamentale di questa prima volta in Europa, mentre quotiamo il prodotto all’Euronext di Amsterdam. Questo è un passo in avanti fondamentale per Jacobi. Abbiamo una visione ambiziosa e presto presenteremo una lista di prodotti innovativi.
Questo il commento di Jamie Kurshid, che è CEO di Jacobi e che commenta così la presentazione del proprio ETF all’interno del mercato europeo.
Una prima volta per un ETF
Anche se si tratta di un tecnicismo che a nostro avviso poco cambierà, dato che ci sono già ETN in abbondanza su Bitcoin proprio in Europa. Una situazione comunque molto diversa da quella americana, con SEC che proprio oggi ha rigettato la richiesta di Grayscale di convertire il proprio fondo in un ETF.
Un cammino che continua incessante, nonostante il mercato ribassista ha concretamente ridotto i bollenti spiriti degli investitori. Un cammino del quale continueremo a parlare a stretto giro di posta, data la quantità di prodotti comunque previsti in uscita per il 2022.