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CeFi contro DeFi: di chi è la colpa

CeFi contro DeFi nella crisi | Chi è il maggior responsabile?

Con il crack del settore cripto che sembrerebbe aver trovato finalmente una stabilizzazione, è il momento di discutere del complicato rapporto tra DeFi e CeFi, ovvero tra finanza decentralizzata e finanza centralizzata (anche nel caso in cui poggi su asset cripto).

Le scuole di pensiero che stanno emergendo sono due: la prima afferma che dopotutto i protocolli DeFi hanno tenuto, seppur con importanti perdite e hanno dimostrato una resilienza importante, i secondi che invece sottolineano come il crack del mondo CeFi sia stato comunque innescato da un progetto di finanza decentralizzata, per l’appunto Terra Luna.

La situazione è difficile da dirimere, anche se è innegabile che i più solidi protocolli del mondo DeFi abbiano fondamentalmente tenuto botta. E che molti di questi protocolli abbiano ricominciato a far gola agli investitori non dovrebbe essere un mistero per nessuno. Anche noi possiamo trovarli su eTorovai qui per ottenere un conto virtuale gratuito PREMIUM senza limitazioni di FUNZIONI – intermediario che ci offre il top in termini anche di listino, con 75+ asset a disposizione per tutte le nostre necessità di trading e composizione del portafoglio.

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DeFi o CeFi: chi ne esce nel modo migliore?

Come sempre accade nel mondo degli umani, passata (o quasi) la crisi è il momento dei processi: bisogna trovare dei colpevoli, prima per soddisfare la propria sete di sangue, poi eventualmente per cercare di evitare che quanto accaduto si verifichi di nuovo.

Il contendere è questa volta tra protocolli DeFi e invece servizi centralizzati o fondi gestiti in modo poco trasparente come Three Arrows Capital: chi ne è uscito nel modo migliore? Una situazione sicuramente difficile da dirimere senza elementi aggiuntivi. Elementi che forniremo partendo dal primo evento di questa lunga serie di crack, ovvero la crisi di Terra Luna.

Innesco Terra Luna
Innesco da Terra Luna: ma chi ha deciso di esporsi così tanto?
  • Terra Luna ha innescato la crisi

Anche le ricostruzioni più parziali non possono che partire da questo punto. Il crollo dello stablecoin legato al dollaro $UST, che a sua volta era legato in chiave algoritmica a $LUNA è stato l’evento che ha scatenato la lunga serie di liquidazioni e di crack che poi hanno colpito anche il mondo centralizzato.

Un crack che potrebbe sembrare imputabile al mondo della finanza decentralizzata, mentre in realtà è qui che si dovrebbe fare un ragionamento ulteriore. Terra Luna ha operato un ecosistema fortemente centralizzato, dove i capitali che arrivavano su $UST lo facevano per via di Anchor, protocollo che offriva interessi enormemente fuori mercato, proprio perché erano terzi a coprire le “spese”.

Anche se sulla carta sarebbe potuto sembrare un protocollo decentralizzato, nei fatti era gestito come un’azienda, tra le altre cose poco trasparente. E quindi il primo insegnamento che dobbiamo portare a casa in questo senso è che non basta il fatto di avere un token e un sistema di voto apparentemente libero per giudicare un protocollo come decentralizzato.

  • Il crack è stato animato da operazioni centralizzate della CeFi

In realtà la maggior parte del problema in termini di capitale distrutto è imputabile a servizi e fondi della risma di Three Arrows Capital, Celsius e tanti altri che stanno prendendo la via del tribunale. Perché se è vero che è stato Terra Luna a far scoccare la scintilla, è altrettanto vero che è stata la folle gestione di capitali di enorme importanza ad aver innescato liquidazioni a cascata, che ci hanno portato dove ci troviamo oggi.

Business o investment models che potevano funzionare soltanto con un bull market eterno sono una follia centralizzata e centralista alla quale devono essere imputate le maggiori colpe del più grande crack della storia del mercato delle criptovalute. Senza possibilità di appello, perché chi gestisce fondi miliardari deve avere contezza del fatto che interessi al 20% sul dollaro USA non possono essere sostenibili.

Chiamare DeFi certi protocolli…

Peggio ancora nel caso in cui si siano fatte queste operazioni con i capitali dei clienti, che poi magicamente spariscono ingoiati dalla catena di liquidazioni, lasciando in braghe di tela chi (magari con qualche leggerezza) aveva affidato a terzi i propri risparmi. Situazione intollerabile e che, lo ripetiamo ancora una volta, a nostro avviso segnala il fallimento assoluto e totale della CeFi. Perché i dati di Terra Luna si sarebbero potuti interpretare in larga parte on chain e perché le coperture che erano state segnalate erano tutte gestite in modalità “old school”, ovvero con una forte centralizzazione.

Sì, la DeFi ne esce vincitrice

L’approfondimento che abbiamo proposto qui è nato da una riflessione all’interno della redazione partita da un tweet di Vitalik Buterin, il leader di Ethereum. Riflessione che potrà non essere condivisa da tutti, ma che comunque pone delle basi interessanti per la discussione.

Il mondo DeFi è ancora qui per raccontare quello che è successo dopo un crack di proporzioni enormi, e molti dei token che avevano fatto la storia dell’ultima bull run sono ancora vivi e vegeti e stanno addirittura attirando nuovi capitali dopo aver trovato un almeno momentaneo bottom.

Molti dei progetti continuano a procedere per la loro strada, in particolare quando solidi a sufficienza da avere ancora casse che ne garantiscano i futuri sviluppi. In ottica futura saranno diversi i progetti che torneranno a ruggire – e possiamo già cominciare a ragionarci con prospettive di lungo periodo sulla piattaforma sicura Capital.comvai qui per ottenere un conto di prova gratuito con CAPITALE VIRTUALE ILLIMITATO – intermediario che ci offre accesso a tutto il meglio che il mercato può offrire, con un listino di 140+ cripto e con tutti gli strumenti migliori per operare.

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Giorgio
Giorgio
2 anni fa

Ringraziando ancora Luigi vorrei dire una cosa a Gianluca.
Per una volta finalmente devo dire che non sono d’accordo con l’articolo che come al solito hai magistralmente scritto.
Perché la responsabilità è sempre e soltanto nostra, del singolo individuo è sbagliato cercare le responsabilità negli altri in questi momenti.
Per chi come me era un ragazzino negli anni 90 e sognava di salire nel 2022 su un vascello stellare con motori a curvatura e poi invece si ritrova nell’anno corrente avendo intorno a sé tutti problemi che abbiamo, senza citarne uno e non escludendone nessuno dovrebbe avere coscienza di questo.
Dobbiamo insegnarlo questo.
Perché ricordatevi ragazzi che il più grande maestro non è colui che ha il maggior numero di discepoli, ma è colui che riesce a formare il maggior numero di maestri!
Un abbraccio e avanti così ragazzi!!!