Chi bazzica ai piani alti, anche soltanto per informarsi, del mondo degli investimenti cripto conoscerà già Pantera Capital, uno dei player più importanti del settore e uno di quelli in grado di spostare quantità interessanti di capitali, anche soltanto tramite la diffusione delle proprie opinioni.
Ed è da qui che partiamo per la nostra disamina quotidiana di Ethereum, con il Merge che rimane, pochi dubbi a riguardo, la questione centrale della quale dibattono non solo i tecnici, ma anche gli specialisti di investimenti. La newsletter periodica del gruppo ha deciso di occuparsi proprio di questo, ovvero di analizzare da un angolo finanziario (e come vedremo molto interessante) le conseguenze del merge, per il quale manca ormai poco più di 1 mese.
Per Pantera Capital, lo anticipiamo, un momento di svolta positiva per il mondo di Ethereum, sul quale potremo investire anche con Capital.com – vai qui per ottenere il conto gratuito di prova con CAPITALE VIRTUALE SENZA LIMITI e il TOP dei servizi – intermediario che ci offre la possibilità di investire non solo su Ethereum, ma anche su centinaia di altre criptovalute, scelte tra tutte quelle che possono offrire le migliori prospettive future.
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Per Pantera Capital le mosse di Fed ancora non sufficienti
Il primo dato, vedremo poi perché importante per Ethereum, è quello delle misure già intraprese da Fed. Siamo davanti a dei tassi che sono ancora molto inferiori rispetto all’inflazione e che dunque non riusciranno, da libro di testo, a riportarla sotto controllo. Questa situazione lascia pensare agli specialisti di Pantera Capital che in realtà ci sarà necessità di ulteriori rialzi, che sono stati anche confermati da Jerome Powell proprio ieri e che hanno contribuito, già all’annuncio, a far crollare tutto il mercato cripto.
Partendo da questo assunto gli specialisti di Pantera Capital si lanciano nell’analisi di quello che potrà essere il futuro di Ethereum, quantomeno sul breve e medio periodo, con qualche angolo di lettura decisamente interessante.
Maggiore sostenibilità
È il primo punto sul quale una Wall Street ubriaca di ESG continua ad insistere. Quando si parla di sostenibilità si fa ovviamente riferimento all’impatto ambientale del funzionamento dell’intero ecosistema di Ethereum. Parliamo dunque dei consumi del mining dei quali non ci si dovrà preoccupare e che potrebbero rendere almeno per i grandi investitori Ethereum più appetibile rispetto a Bitcoin.
Con un’analisi ottimistica anche per quanto riguarda il mercato in generale delle criptovalute almeno sotto questo aspetto, perché circa il 60% del marketcap dipenderà da network che non fanno un utilizzo intensivo di energia per funzionare. Anche questa è una sorta di profezia che si auto-avvera. I mercati rispondono alle questioni ESG, Ethereum vi sarà maggiormente allineato e dunque maggiormente appetibile. E questo è il primo aspetto che potrebbe garantire ad $ETH una spinta rialzista.
Ethereum deflazionario
Cosa che dovrebbe diventare secondo le analisi di Pantera Capital successivamente al merge, riducendo di molto l’emissione di coin. Anche questo, per ovvi motivi legati alla legge della domanda e dell’offerta, avrà degli effetti positivi sul prezzo, ferma restando la domanda.
Un passaggio anche questo interessante secondo Pantera Capital e secondo tanti analisti che non appartengono a questo gruppo, che consigliamo a tutti di tenere in considerazione durante una giornata non entusiasmante per i mercati, con Ethereum che si trova di poco posizionato sopra i 1.500$ dopo aver perso quasi il 10% sulle 24 ore.
Tante questioni (e quasi un’unica via)
O meglio, quasi un’unica chiave di lettura complessiva per tutti o quasi i grandi gruppi che si occupano di criptovalute e di investimenti in questo comparto. Il merge piace molto, in particolare per le questioni che sono state a nostro avviso correttamente evidenziate da Pantera Capital.
Questioni che il mercato ha già scontato? Difficile a dirsi adesso, mentre il mercato è ancora dominato da questioni macro di enorme importanza. La questione dovrà continuare ad essere monitorata, anche se questo entusiasmo preliminare, forse anche inutile girarci intorno, lascia ben sperare per chi ha preso una posizione long e continuerà a mantenerla almeno fino al merge.
Ciao, so che lo sapete ma al merge non “manca poco più di un mese” bensì meno di 20 giorni!