Johnnie Walker lancia una doppia collezione NFT con rare bottiglie in edizione limitata legate ad opere d’arte appositamente studiate per l’iniziativa. Parte del ricavato andrà in beneficienza, a favore dell’imprenditoria femminile.
Non è la prima volta nel Web3 per la prestigiosa distilleria scozzese, ormai avvezza a drop di Non Fungible Token per la gioia di appassionati e collezionisti. Gli alcolici di lusso attingono sempre più a piene mani da criptovalute e tecnologie collegate, a dimostrazione di quanto il comparto sia appetibile nonostante il delicato momento di stasi.
Un altro grande nome per il mondo dei NFT, che segnala come questo comparto sia in realtà ancora agli albori e pronto a scalare in verticale il mondo commerciale. Un mondo sul quale possiamo investire anche con la famosa piattaforma eToro – vai qui per ottenere un conto di prova gratis con gli STRUMENTI PREMIUM già inclusi – intermediario che include già a listino tutti i migliori token del settore NFT, con 78+ asset cripto già disponibili.
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Anche Johnnie Walker nel mondo dei NFT da collezione
Si chiama Johnnie Walker Ghost and Rare la collezione in edizione limitata giunta ormai all’ennesimo drop. I 75 master set in palio contengono una bottiglia da un litro di Johnnie Walker riserva, la sua controparte digitale e un’opera d’arte a firma Ivona Tau, con i NFT a certificare autenticità e possesso, oltre a legare indissolubilmente gli item digitali e rali.
Compresa nella collezione anche un’opera multimediale con la Master Blender Emma Walker che insieme all’artista narra la genesi del progetto, mentre i collezionisti che bruceranno i token avranno accesso prioritario al prossimo drop. Con 0,51 Ethereum sarà possibile acquistare i token su Blockbar, e la vendita è prevista per il 9 settembre prossimo.
L’operazione, dalle dinamiche ben note a chi conosce il comparto e i Non Fungible Token in particolare, gode di una certa popolarità tra appassionati e collezionisti di Whisky e porta in dote una lodevole iniziativa. Johnnie Walker dedicherà parte del ricavato a IFundWomen, fondo dedicato al finanziamento di imprese tutte in rosa.
Uno dei nostri obiettivi è supportare la crescita dell’imprenditoria femminile nel settore degli alcolici e nel campo delle nuove tecnologie; siamo quindi più che lieti di supportare IFundWomen in collaborazione con Johnnie Walker.
Queste le parole di Dov Falic, Co-fondatore e CEO di BlockBar, azienda on chain leader nella commercializzazione di alcolici di lusso e da collezione, oltre che nostra vecchia conoscenza.
Un marketplace di NFT molto particolare
BlockBar è il primo marketplace NFT al mondo per alcolici di lusso e vini pregiati, ed ha saputo interpretare al meglio le potenzialità dei Non Fungible Token per questo specifico settore. I NFT costituiscono prova di possesso e autenticità delle bottiglie a cui sono collegati, con i possessori che possono bruciare il token per entrare in possesso della bottiglia fisica o rivenderlo sul mercato interno ad altri collezionisti.
Dinamiche che i nostri lettori hanno imparato a conoscere quando abbiamo raccontato del Karuizawa del 1970 venduto a 75.000 dollari sulla stessa piattaforma. Anche in quel caso si trattava di un whisky, seppur giapponese, accompagnato come ormai prassi da un’opera d’arte e NFT che ne certificava autenticità e proprietà.
Blockcbar rappresenta il fiore all’occhiello delle aziende che hanno saputo sfruttare blockchain e tecnologie derivate per il proprio business con gli alcolici, un settore che non sembra conoscere tempi di crisi e che anzi proprio in tempi incerti investono in metaverso e NFT senza esitazioni.
Un esempio significativo ci arriva da Fun Wine, colosso della distribuzione di alcolici nel mondo e che in occasione del suo ingresso nel metaverse ha scelto Christina Aguilera per dirigere le operazioni dalle parti degli uffici marketing e comunicazione.
Di esempi simili ne potremmo fare a decine, come quello della bottiglia di Avenue Foch del 2017 venduta per 2.5 milioni di dollari e accompagnata da un’opera d’arte digitale a firma Bored Ape Yacht Club, registrando ancora una volta l’appetibilità dei NFT per il settore del lusso. Un settore che crede sempre più in Bitcoin e criptovalute, e che vede i più grandi gruppi investire nel comparto, indipendentemente dalla specifica categoria commerciale.