Avremo una banca cripto con regolare licenza negli USA. È questa la notizia più importante dell’annuncio di Abra, che arriva non solo a rasserenare quel particolarissimo spazio tra legislatore e mondo cripto, ma anche i destini di chi è stato attivo, a livello societario, nel crypto lending. Sì, proprio quel settore che ha visto diverse aziende un tempo al top finire per portare i libri in tribunale.
Una situazione molto interessante quella di Abra, che come exchange e piattaforma di lending, sarà la prima banca negli USA completamente cripto ad ottenere regolare licenza bancaria. Un passo in avanti per tutto il settore e ancora una volta, se ce ne fosse il bisogno, segno del fatto che l’arresto in termini di prezzi è qualcosa di momentaneo che con ogni probabilità presto finiremo per dimenticare.
Una buona notizia per tutto il settore, che ci permette di avvicinarci al mercato con un certo ottimismo di lungo periodo. Possiamo farlo con eToro – vai qui per ricevere una demo gratis con PREMIUM Crypto Service – intermediario che ci consente di investire su 78+ cripto asset e di operare con strumenti molto avanzati.
Al suo interno infatti troviamo gli esclusivi Smart Portfolios, panieri riempiti con criptovalute che offrono il meglio del mercato in un solo titolo. E per chi dovesse preferire invece il CopyTrader, sono comunque disponibili gli strumenti del CopyTrader, che ci permette di investire da un lato copiando i migliori e dall’altro di spiarne ogni mossa. 100$ di investimento minimo sono più che sufficienti per passare al conto reale.
Abra avrà la sua banca, con regolare licenza, negli USA
E si tratta di un grande passo avanti per tutta l’industria, che ora potrà contare su una strada già battuta proprio da Abra Bank, che creerà la prima modalità per offrire ai consumatori e ai clienti americani una via semplice e diretta per investire in cripto con tutte le salvaguardie legali del caso.
Secondo quanto è stato comunicato dal gruppo tra le altre cose ci sarebbe in lavorazione una simile offerta su livello mondiale, la quale con ogni probabilità richiederà più tempo anche per questioni di carattere regolamentare.
Come banca regolamentata e con licenza, non starà più a noi essere trasparenti secondo la nostra opinione, ma saranno le leggi bancarie a controllare le regolare comunicazioni sugli asset, sulle posizioni e sul processo di gestione del rischio.
Questo il commento di Bill Barhydt, CEO del gruppo, che andrebbe letto comunque alla luce di quanto avvenuto a tanti concorrenti, a partire dal caso Celsius, con la società che ha portato i libri in tribunale e si trova ad affrontare complicate procedure fallimentari.
Il futuro del mondo cripto passa anche da qui?
Per quanto a pochi possano piacere licenze bancarie e intromissioni delle leggi, una parte del futuro di Bitcoin e delle cripto, almeno per il grande pubblico, passerà proprio da qui. E sono queste le iniziative che contribuiranno a normalizzare un settore che per molti è ancora troppo “lunare“.
Una situazione che continueremo a monitorare anche alla luce delle prossime evoluzioni del gruppo fuori dagli USA e degli eventuali emuli che cercheranno di seguire la medesima via. Un momento ricco di ottime notizie per il settore, come Fidelity che si è schierata pro Bitcoin e l’arrivo di tanti altri prodotti per le “masse” per i quali mancano soltanto poche settimane.
Se dubitavate del ritornello che vuole il bear market come momento ideale per costruire, ecco a convincervi tante ottime notizie che arrivano dagli USA. Paese che rimane molto particolare anche alla luce dell’atteggiamento di SEC verso questo settore.