In una giornata che sembrerebbe essere di riposo rispetto ai grandi *swing** di ieri dovuti alle decisioni sui tassi USA, c’è Ripple che sta facendo registrare una crescita in doppia cifra, in controtendenza rispetto al settore e praticamente in corsa solitaria. Una crescita che si accompagna in realtà ad un percorso rialzista avviato qualche giorno fa, dovuto in larga parte alle buone notizie che arrivano dai tribunali USA.
Tribunali dove si sta svolgendo un’ormai stanca battaglia legale tra Ripple stessa e SEC, causa che – ormai ci sono pochi dubbi – dovrebbe a questo punto premiare $XRP che dovrebbe essere prosciolta da qualunque accusa nel giro di pochi mesi. Evoluzioni che ci sono state anche negli ultimi giorni e che hanno rilanciato l’ottimismo intorno ad una criptovaluta che ha in realtà molto da offrire almeno sul lato finanziario.
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Altra giornata cupa per le cripto, ma non per Ripple
Sulle spalle di Ripple tutto il mondo delle criptovalute. È questo il modo in cui potremmo sintetizzare il mercato di oggi, con la criptovaluta guidata da Brad Garlinghouse che porta molto fieno in cascina anche grazie ad evoluzioni positive sul fronte dei tribunali, con l’ormai stanca causa contro SEC che si avvia al termine e che dovrebbe scagionare completamente il gruppo dalle pur pesanti accuse che gli sono state mosse.
In aggiunta è da sottolineare anche come siano arrivati dei potenti endorsement da parte di Messari, uno dei gruppi istituzionali più importanti del circuito cripto che durante la conferenza che guida proprio in questi giorni ha riconosciuto una sorta di primato a Ripple proprio nello spazio che più gli interessa, ovvero quello delle soluzioni enterprise e dedicate alle banche e a chi trasferisce denaro per mission principale.
Un riconoscimento che è una sorta di accettazione per il ritorno nel mondo che conta anche negli USA, paese dove il progetto era diventato una sorta di pariah anche per la causa che la vede contrapposta a SEC.
SEC sempre più nell’angolo non soltanto per motivi legati alla causa contro Ripple, ma anche perché ormai fastidiosa anche per i piani alti della politica americana, dove non tutti sarebbero contenti del comportamento estremamente aggressivo della agency nei confronti di società che, fino a prova contraria, portano anche un’enorme quantità di denaro negli USA.
Manca poco al termine della causa?
Sappiamo che ormai lo diciamo da tempo, riprendendo un po’ quelli che sono i commenti che arrivano dagli USA. È che al tempo stesso bisognerebbe imparare cosa vuol dire presto nel mondo legale, dove tra un’udienza e l’altra possono passare settimane e dove la configurazione da porto delle nebbie è purtroppo vera anche dall’altra parte dell’oceano.
Una situazione complessa ma che ormai fa sempre meno paura agli investitori, tanto sul breve che sul lungo periodo. Nonostante quanto stia avvenendo sui mercati cripto e più in generale sui mercati di rischio, che sono sempre più appesi alle sorti delle condizioni macro. Testimonianza, se ce ne fosse ancora il bisogno, che la causa di SEC ha avuto un impatto importante sulle quotazioni di Ripple, impatto la cui forza fa finalmente scemando.