Tether arriva anche su Polkadot e per il suo ecosistema sarà possibile dunque utilizzare direttamente e nativamente $USDT. Un passaggio importante tanto per $DOT quando appunto per $USDT, che trova così la sua undicesima casa.
Tether si conferma così non solo il più capitalizzato degli stablecoin sul dollaro USA, ma anche tecnologicamente il più presente su tutti i network che contano, che hanno transazioni ed utenti e che possono giovarsi di uno stablecoin classico e con un’ottima liquidità. Con l’arrivo su Polkadot i network che supportano Tether diventano 11. Segno anche questo della forza di un progetto primo per capitalizzazione nel suo comparto di riferimento.
Un ottimo segnale anche per Polkadot, che si conferma rete delle reti e anche un progetto in grado ancora di attirare i grandi nomi del firmamento cripto. Possiamo anche investire su $DOT con la piattaforma sicura eToro – vai qui per ricevere un conto virtuale gratuito con tutti i migliori strumenti già inclusi – intermediario che propone la possibilità di accedere a 78+ cripto già inserite a listino, sulle quali è possibile operare con i migliori strumenti del mondo del trading.
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Tether sbarca anche su Polkadot: i network supportati diventano 11
Un altro grande passaggio in prima visione per Tether, che ottiene così il supporto da parte dell’undicesimo network con Polkadot, progetto avveniristico di chain delle chain, che dopo aver avuto $USDT già sul suo network di “test” Kusama ora può utilizzarlo anche sul progetto e sulla rete principale. Un annuncio che è stato dato direttamente sul blog di Tether poche ore fa e che conferma l’impegno del token ad essere lo stable coin di riferimento per l’interno comparto.
Siamo felici di lanciare USD₮ su Polkadot, offrendo alla sua community accesso al più liquido, stabile e sicuro stablecoin nello spazio dei token digitali. Polkadot è sulla traiettoria della crescita e dell’evoluzione quest’anno e per questo crediamo che l’aggiunta di Tether sarà essenziale affinché continuino a crescere.
Questo il commento di Paolo Ardoino, CTO del progetto e suo personaggio più pubblico. Il lancio, come viene sempre ricordato dal comunicato ufficiale, fa arrivare ad undici il conto dei network che possono utilizzare nativamente USDT, da Ethereum fino a Avalanche, passando per Tron, ma anche NEAR, Liquid Network e tanti altri, come anche Solana ed EOS e Algorand.
Tether si conferma il più forte degli stablecoin
Nonostante continui ciclicamente il FUD che da sempre segue il progetto, Tether si conferma di gran lunga il più popolare tra gli stablecoin classici, anche di fronte alla sfida di concorrenti più articolati e più vicini ai piani alti della finanza.
Tutto questo nonostante in molti abbiano celebrato già diversi funerali per il token, funerali poi sempre rimandati all’ultimo minuto. Occhio dunque a seguire il FUD e a ritenerlo come analisi imparziale di quanto accade dalle parti di Tether, che oggi comunque festeggia con l’undicesima… candelina.