Neuro Brands ha acquistato la Bored Ape #8585 per 777 $ETH, che al cambio attuale corrispondono a oltre un milione di dollari. L’azienda in questione produce bevande salutistiche con le quali cerca di promuovere uno stile di vita sano, e improntato alla ricerca del benessere psicofisico.
La sua fondatrice, Sanela Diana Jenkins, è una convinta sostenitrice dei NFT, e con il faraonico acquisto vuole lanciare un messaggio incoraggiante per l’intero comparto. Lecito aspettarsi un futuro sfruttamento commerciale della scimmia #8585, che intanto finisce sul profilo Twitter della società.
E questo tipo di pubblicità, chissà, potrebbe avere dei risvolti positivi anche per $APE, il token di governance dell’intero mondo legato alle Bored Ape. Token che possiamo trovare su eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il meglio del mercato e anche il TRADING AUTOMATICO – intermediario che ci permette di investire su 78+ cripto, compreso ovviamente $APE.
E al suo interno troviamo anche il CopyTrader per copiare i più bravi e anche per spiare le loro mosse. Per chi invece vuole fare da solo abbiamo gli Smart Portfolios per investire in cripto asset in paniere, come se fossero degli ETF. Con 100$ possiamo poi passare al conto reale.
Sempre più pop: le Bored Ape puntano ora anche al mondo fuori blockchain
Neuro Brands produce bevande appositamente studiate per donare effetti benevoli all’organismo. I suoi prodotti si basano su ingredienti naturali e promettono un corretto equilibrio psicofisico a fronte di un ridotto apporto calorico.
Di recente l’azienda ha acquistato la Bored Ape #8585 per la ragguardevole cifra di 777 Ethereum, e per volere della sua fondatrice che si dichiara un’entusiasta sostenitrice dei Non Fungible Token.
Ho dato il via al mio progetto proprio quando i mercati erano alle prese con la grande crisi del 2008/2009. Adesso il mercato dei Non Fungible Token risente della crisi finanziaria in atto, e che interessa anche l’intero comparto. Sono una fervente sostenitrice dei NFT e di Bored Ape Yacht Club, e voglio dare il mio contributo. La mia Bored Ape è meravigliosa, e si adatta alla perfezione con l’immagine e con i valori alla base di Neuro Brands.
Queste le dichiarazioni di Sanela Diana Jenkins, presidente e CEO di Neuro Brands, che più che in un commento si lancia in una vera e propria dichiarazione d’amore verso i NFT e in particolare verso il progetto BAYC. Ad oggi l’azienda non ha reso noti ulteriori dettagli, in particolare su un’eventuale sfruttamento commerciale dell’immagine, che per il momento campeggia sul suo profilo Twitter ufficiale.
Uno sfruttamento che non ci lascerebbe affatto stupiti qualora dovesse realizzarsi, anche nell’immediato futuro. E non solo per la cifra sganciata dall’imprenditrice e filantropa originaria della Bosnia-Erzegovina: al cambio attuale i 777 $ETH finiti nel wallet di BAYC corrispondono a una cifra che supera il milione di dollari.
Una cifra esorbitante, ma in linea con quanto avvenuto già nello spazio BAYC
Sappiamo infatti che il marketplace dei NFT di lusso più popolari al mondo consente il libero sfruttamento dei token, una volta che questi finiscono nelle mani dell’acquirente. I proprietari di Bored Ape insomma sono liberi di sfruttarne liberamente l’immagine a scopi commerciali, sul metaverse così come nella vita reale, e poco importa se il business in questione si regge su crypto asset o valuta fiat.
Un paradigma per alcuni aspetti rivoluzionario, e che trova riscontro nei tanti casi di aziende che operano nella DeFi o sui mercati tradizionali senza alcuna distinzione. Il più delle volte si tratta di realtà strutturate, la cui immagine di marca è in grado di amplificare ulteriormente la già capillare notorietà delle scimmie più costose di sempre.
Citiamo ad esempio il caso M&M’s, con le Bored Ape che finiscono su alcune scatole delle famose caramelle in tiratura limitata. Una piccola nicchia se rapportata ai volumi di produzione della multinazionale, che con ogni probabilità andrà a scatenare una futura caccia al collezionabile, che da digitale diventa fisico.
E andando a solleticare lo spirito degli appassionati di collezionismo più in generale, che trovano nei NFT un prezioso alleato in grado di garantire unicità, originalità e possesso del feticcio faticosamente acquistato e gelosamente custodito.
E non ci si fermerà qui
Un corto circuito virtuoso, in grado di far lievitare il valore reale e quello percepito di un item digitale, certificato dalla blockchain e costoso già di per sé. Item che nel momento in cui travalica i confini del virtuale per entrare nel mondo reale, paradossalmente finisce per aumentare ulteriormente di valore. E con esso, sale quello della merce a cui il NFT è stato associato.
Probabilmente è quanto si aspetta Sanela Diana Jenkins, che al di là delle belle parole spese per NFT, e di riflesso per Bitcoin e criptovalute in generale, siamo certi non troverà disdicevole sfruttare il valore intrinseco della sua Bored Ape #8585 per le sue bevande salutistiche.
Magari potrebbe fare una telefonata a quelli di Ape Beverages, che hanno apposto una scimmia sull’etichetta delle loro acque minerali in lattina, per scambiarsi qualche dritta a riguardo.