Le quotazioni di EOS stanno attraversano un’altra sessione di debolezza nel confronto con il dollaro americano. Dopo i minimi relativi raggiunti giovedì scorso, 13 ottobre, a quota 0.95, i prezzi erano riusciti nel finale di settimana a recuperare stabilità sopra alla soglia psicologica di $ 1.
Anticipiamo che le proiezioni di tendenza fornirebbero obiettivi fino a quota 0.66, ma intendiamo comunque procedere un passo alla volta, individuando innanzitutto i livelli intermedi di breve periodo da cui potrebbero scattare delle reazioni in fase di ribasso.
Si è tuttavia formata una nuova confermazione ribassista coadiuvata dalla attuale posizione delle medie mobili, sia su grafico giornaliero che a scansione settimanale. Riteniamo quindi ci siano ampi margini di peggioramento per le contrattazioni nel corso delle prossime 2-4 settimane.
Per chi non la conoscesse, EOS è una criptovaluta decentralizzata basata su blockchain, progettata per facilitare gli investimenti e i rapporti commerciali. Gli investitori possono utilizzare i token EOS per partecipare alla rete, ottenendo l’accesso ad app e risorse decentralizzate. Utilizza un sistema delegato di convalida della prova di partecipazione, che consente un elevato throughput delle transazioni e flessibilità nel processo decisionale. Già quest’estate ci eravamo occupati delle potenzialità insite nel progetto EOS.
La criptovaluta EOS può essere utilizzata sia per scopi di investimento che per transazioni sulla piattaforma blockchain EOS. Le transazioni all’interno della rete avvengono in modo rapido e sicuro grazie alla sua tecnologia avanzata, migliorando l’efficienza e riducendo il potenziale di frode. EOS consente anche flessibilità nella creazione di dApp, poiché gli sviluppatori possono scegliere il loro linguaggio software preferito, semplificando la progettazione e il lancio di nuove applicazioni. Inoltre, i titolari dei token EOS possono ricevere dividendi periodici sotto forma di risorse di rete o premi competitivi per lo staking.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo localizzare a 1.08/1.09 ed a 1.13 i livelli di resistenze che mantengono attivo il segnale ribassista attualmente in vigore. Le resistenze costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di nuovi recuperi, in particolare se entro domenica prossima compresa (23 ottobre). Le proiezioni forniscono un primo target a 0.92.
Al raggiungimento di questo, dovremo attendere la formazione di segnali dai prezzi prima di aggiornare lo scenario. Si potrebbero infatti creare fin da subito le condizioni per ulteriori affondi. Il segnale tecnico è short su test delle resistenze, in ogni caso da prezzi non inferiori a 1.05. Lo stop per il quadro descritto scatterebbe in caso di rottura della seconda resistenza, mediante il semplice superamento di 1.13, senza attendere altre conferme. Quando sono le 13.51 CET di mercoledì 19 ottobre, EOS viene scambiato sui migliori exchanges mondiali a 1.03 dollari, in calo del -1.90% su base giornaliera.