Altra svolta per Ethereum, almeno in termini di asset finanziario. È di poche ore fa la notizia dell’apertura, da parte di Fidelity, all’acquisto diretto da parte dei clienti di Ethereum, a partire dalla prossima settimana. Una scelta importante da parte del popolare gestore di fondi e intermediario, che apre a nuovi scenari su Ethereum per un vasto pubblico.
La notizia non è stata diffusa ufficialmente, ma è stata comunicata alla propria clientela attraverso una comunicazione specifica via email, con ulteriori dettagli delle operazioni che dovrebbero essere annunciati a breve. Per Ethereum un grande palcoscenico sul quale misurarsi, dopo che il Merge non ha solleticato il prezzo verso il rialzo come molti si aspettavano.
Non abbiamo bisogno di attendere però l’apertura delle operazioni su Fidelity per avere effettivamente accesso ad Ethereum. Possiamo infatti trovarlo su Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con INTELLIGENZA ARTIFICIALE – un intermediario che propone ai propri investitori un listino con 140+ cripto asset e che al tempo stesso ci permette accedere a servizi unici per la gestione dell’investimento.
In termini di piattaforme possiamo scegliere tra MetaTrader 4 e TradingView, due delle piattaforme più utilizzate dai professionisti del trading, oppure possiamo decidere di orientarci verso il WebTrader, che ci offre un sistema di intelligenza artificiale integrata, per l’analisi del portafoglio e la correzione di errori. Con 20€ di investimento in cripto o altri asset possiamo passare al conto reale.
Fidelity permetterà ai suoi clienti di comprare e vendere Ethereum
Fidelity Digital Asset, uno degli intermediari istituzionali e non più importanti dello spazio cripto, ha deciso di aprire anche all’acquisto diretto di Ethereum per tutti i suoi clienti. La notizia è stata diffusa tramite e-mail indirizzate ai propri clienti, che ne definiscono al tempo stesso le modalità operative.
Questo il contenuto della mail che è stato diffuso da Bruce Fenton:
Con il Merge di Ethereum che è stato completato, molti investitori stanno guardando a Ethereum attraverso una nuova lente. Se stai esplorando Ethereum e Ether, il suo token nativo e al momento il secondo più capitalizzato asset digitale, Fidelity Digital Assets ha la capacità di aiutarti. Custodia e servizi di Trading: Servizi Istituzionali su Ethereum stanno arrivando su Fidelity Digital Assets e la sua sua piattaforma il prossimo 28 ottobre 2022. Gli investitori potranno comprare, vendere e trasferire Ether, con la possibilità di avere accesso alla stessa eccellenza operazionale, la sicurezza robusta e il modello di servizi ai clienti che già offriamo per Bitcoin oggi.
Un passaggio dunque importante per Fidelity e per i suoi clienti, il grosso dei quali può essere ascritto all’insieme degli investitori istituzionali, che da oggi avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo di Ethereum attraverso servizi di livello professionale e istituzionale.
Un buon colpo per Ethereum, ESG coinvolto?
Si tratta di un buon colpo per Ethereum, di quelli che riescono a migliorare anche la percezione dell’asset ai piani che contano. Sebbene non sia razionale aspettarsi un enorme aumento dei volumi di acquisto, è comunque qualcosa che potrebbe aiutare $ETH a raccogliere dei frutti sul breve e medio periodo.
Discorso diverso invece quello che riguarda le tempistiche di questa mossa. Fidelity offre già Bitcoin senza troppo curarsi delle questioni che riguardano inquinamento e impatto del mining. Per Ethereum però sembrerebbe aver atteso il passaggio del network ad un sistema di consenso in Proof of Stake. Ci sono motivi ecologici dietro questa scelta? A nostro avviso no.
Sono in diversi infatti gli intermediari che hanno iniziato a trattare Ethereum o hanno annunciato di farlo indicando nello staking una delle funzionalità più interessanti per gli investitori istituzionali, essendo in grado questa modalità di offrire dei ritorni interessanti seppur pagati in volatile criptovaluta.
Per quanto la questione ambientale continuerà con certezza ad essere utilizzata contro Bitcoin, almeno in termini di investimento il vantaggio che offrirebbe ad Ethereum è da considerarsi ancora minimo. Questo a patto che non parta una vera e propria crociata contro bitcoin animata da altri intenti e da altre motivazioni reali e nascosta da campagna ambientalista.
Campagne ambientaliste che spesso e volentieri lasciano il tempo che trovano e che non ci raccontano a fondo i veri comportamenti e i veri impatti di chi le promuove. Una questione sulla quale torneremo la prossima settimana, lunedì per la precisione, con uno speciale su chi sta animando una delle campagne più conosciute proprio conto Bitcoin e la sua Proof of work.