Le quotazioni di Tezos (XTZ) sono bloccate in stabilizzazione da giovedì scorso, 27 ottobre, all’interno del range fra 1.54 e 1.38 contro dollaro USA. Si tratta di un evento positivo in chiave di probabile prosecuzione del rialzo, in quanto si sta sviluppando in seno ad un movimento di recupero che ha avuto origine dai minimi del 13 ottobre scorso, quota 1.26, e che tuttora non evidenzia indicazioni di esaurimento.
Su grafico a candele giornaliere possiamo appurare come le medie mobili più veloci si stiano progressivamente “infilando” sotto ai prezzi, per disporsi in funzione di supporti. Ciò consente al mercato di creare una base di appoggio su cui gettare le fondamenta per nuovi allunghi nel mese di novembre, durante il quale la crypto dovrebbe avere le carte in regola, da un punto di vista tecnico, per rivedere con stabilità la zona sopra gli 1.70 $.
Per chi non conoscesse XTZ, ricordiamo che uno degli aspetti maggiormente peculiari della rete Tezos è il suo protocollo di modifica automatica, che consente aggiornamenti regolari senza la necessità di hard fork. Questa struttura di governance include anche un meccanismo integrato per la presentazione e il voto delle proposte, che consente ai detentori di “tezzies” di avere voce in capitolo sulle proposte di modifica della rete.
Proprio grazie alla struttura unica della sua governance, il progetto Tezos ha raccolto nel tempo l’interesse di importanti società di investimento come Credit Suisse e Morgan Stanley. E’ di questo luglio la notizia che anche Spotify sta lavorando sulle tecnologie offerte da Tezos per lanciare nuove funzionalità legate ai NFT.
Tezos ha mostrato una crescita costante a partire dalla sua offerta iniziale di monete del 2017, con una capitalizzazione di mercato che è giunta ad oltrepassare il miliardo di dollari. Il suo ecosistema utilizza un sistema proof-of-stake piuttosto che un sistema proof-of-work per estrarre nuove monete e confermare le transazioni. Ciò significa che l’investimento in Tezos può essere potenzialmente più redditizio, poiché gli individui possono guadagnare nuove monete semplicemente trattenendo quelle esistenti, che vengono “prestate” a chi effettua posizioni ribassiste (short) dietro pagamento di una commissione.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo appurare come, rispetto all’analisi pubblicata a fine settembre, Tezos abbia raggiunto solo il primo obiettivo ribassista, raggiungendo minimi a 1.26 prima di avviare il recupero ancora in corso. Lo scenario è mutato in virtù della formazione di nuovi supporti a 1.40/42 e 1.29/30 che, in caso di arretramenti almeno fino al 13 novembre prossimo, costituiranno altrettanti probabili punti di ripartenza del rialzo.
Sulla strada del recupero è posta una serie di livelli di resistenza intermedia, ognuno dei quali potrebbe determinare dei provvisori arretramenti in seno al rialzo atteso. Tali resistenze sono disposte, in sequenza, a 1.53/54, 1.63/64 e 1.77. Le proiezioni indicano un target rialzista a 1.96. Il segnale tecnico è long su test dei supporti, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 1.50.
Lo scenario descritto verrebbe annullato e rivisto solo nell’eventualità di cedimento del secondo supporto, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1.29. Intanto, quando sono le 15.20 CET di lunedì 31 ottobre, XTZ viene passato di mano sui migliori exchanges mondiali a 1.45 dollari, in aumento del +2.11% su base giornaliera.