Gli utility token sono periodicamente al centro della scena. E lo sono quasi sempre in virtù di vicissitudini societarie che interessano i loro exchange di riferimento. Ora è il turno di OKB, che festeggia con un ricco +20% sul mercato, in una giornata comunque positiva per il comparto. E c’è davvero da festeggiare, dato che il gruppo ha annunciato una nuova divisione.
Divisione regionale che si stabilirà alle Bahamas, con un hub regionale a Nassau che permetterà all’exchange di essere enormemente più competitivo e di sfruttare il paese che ha forse la legislazione più interessante per certi tipi di operatori, paese che non a caso vede anche la presenza di big come FTX.
Un buon momento dunque per il token di OKB, che possiamo trovare anche sulla piattaforma sicura al 100% Capital.com – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con capitale di prova illimitato – per un intermediario che ci permette di investire nel complesso su 140+ cripto, comprese quelle meno facili da trovare altrove, come appunto $OKB.
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OKB festeggia col botto la sede alle Bahamas
Espansione per un exchange che forse non è molto conosciuto e utilizzato dalle nostre parti. Si tratta di OKB, che può festeggiare una nuova filiale alle Bahamas. E a festeggiare è anche il coin di riferimento dell’exchange, $OKB, che fa registrare un picco di crescita di oltre il 20%, anche se in parte rientrato, nel giro di meno di 24 ore.
Un’espansione che a quanto pare piace ai mercati, perché sarà in grado di favorire l’espansione internazionale del gruppo. Il tutto in una fase di mercato che ha visto molti dei migliori e più importanti player in difficoltà, con tagli al personale e anche dubbi sulla sostenibilità del loro business. a
OKB invece rilancia, candidandosi così ad essere uno degli intermediari più importanti del post bear market, che quando si configurerà ci restituirà un mercato molto diverso da quello che conosciamo oggi.
Il 2023 ancora stagione degli utility token?
Su queste pagine abbiamo sempre trattato separatamente gli utility token, ovvero quelle criptovalute che sono legate a doppio filo all’andamento degli exchange di riferimento. Ce ne sono tanti che hanno performato in modo interessante: pensiamo ad esempio a BNB di Binance, o ancora a $FTT di FTX o a Cronos Coin legato a Crypto.com.
Token che hanno una domanda direttamente legata all’utilizzo dell’exchange che li gestisce e che possono, anzi devono essere parte della gestione di un portafoglio diversificato all’interno del mondo cripto. Questo perché, come abbiamo visto oggi, spesso si muovono con scarsa correlazione rispetto a Bitcoin, cosa che è un’autentica rarità nel mondo delle criptovalute.
Sempre però rimanendo molto attenti anche alle naturali correzioni che arrivano quando si presentano corse di questa intensità. Chi vuole valutare l’inserimento di $OKB all’interno del proprio portafoglio farà bene a farlo seguendo i canoni dell’investimento di medio e lungo periodo. E dunque senza farsi prendere dalla FOMO oppure ancora allocando quantità di capitale sul totale troppo elevate.
Buongiorno a tutti, ve lo dico già, sto per dire una cosa che non c’entra nulla con l’articolo.
Ma oggi parlerai di band protocol vero Gianluca?
Ho perso il conto di quanto ha fatto in due giorni.
Il tuo amico Giorgino se ti ricordi ad agosto l’aveva detto…..scusatemi se….come si dice?
Scammo, spammo boh….va beh vado sempre fuori tema.