Tanto tuonò che piovve. Si parlava ormai da mesi di un prossimo intervento legislativo del parlamento giapponese sulle criptovalute. Nella giornata di oggi il ramo legislativo del Giappone ha approvato una nuova legge che rettifica l’attuale disciplina sulle criptovalute.
Così come riportato sul sito ufficiale di FSA, la legge è stata approvata in sessione plenaria con la maggioranza dei voti.
La legge va ad emendare le vecchie normative a tema criptovalute, indicando inoltre come Aprile 2020 la data di entrata in vigore di un nuovo impianto normativo.
Le modifiche sono, mediamente, restrittive delle attività che offrono criptovalute o che le hanno come oggetto di business principale, allo scopo di proteggere investitori ed utenti, nonché con l’intenzione di **regolare maggiormente il trading di criptovaluteéé.
Se da un lato questo potrebbe essere fonte di preoccupazione per alcuni operatori del paese, dall’altro deve essere riconosciuto lo sforzo del governo giapponese nell’offrire un framework normativo certo sulla questione, permettendo ad operatori maggiormente strutturati di operare nel paese.
Erano ormai settimane che si era in attesa dell’approvazione – ritenuta certa dai più informati – approvazione che ha portato grandi gruppi della finanza e del digitalad investire proprio in Giappone per l’apertura di attività di trading sulle criptovalute.
La normativa inoltre offre anche un framework legislativo per il trading a margine sulle criptovalute, riducendo di concerto la leva leva finanziaria fino ad un massimo di 1:4.
Potrebbe trattarsi di uno standard internazionale
Il Giappone è il primo dei paesi ad economia avanzata che si è preoccupato di normare in modo così dettagliato il mondo delle criptovalute.
Questo potrebbe tradursi in un effetto a cascata in grado di coinvolgere molte altre economie sviluppate, che potrebbero prendere proprio a benchmark l’andamento delle normative appena introdotte.
Tutto questo mentre in Europa permane uno stato di caos, più reale che apparente, per un settore che ha sicuramente bisogno i riferimenti legislativi chiari per il proprio sviluppo.
Chi vive nel paese del Sol Levante, a breve, avrà qualcosa di solido a cui ancorarsi. A quando lo stesso tipo di garanzie anche per noi europei?