Le lauree rilasciate in Mongolia avranno ora un certificato NFT corrispondente sulla blockchain di Polygon $MATIC come prova aggiuntiva oltre alla versione cartacea. In aggiunta, ci sarà la creazione di un metaverso dove gli studenti potranno navigare la realtà virtuale con il proprio avatar NFT.
L’Università Nazionale della Mongolia ha avviato un nuovo pionieristico progetto che comprende l’uso di token non fungibili e metaversi: le lauree saranno infatti avallate e garantite da un corrispondente certificato NFT e gli studenti regolarmente iscritti potranno utilizzare un avatar NFT per muoversi all’interno di un metaverso costruito ad hoc per l’istruzione e la formazione universitaria, in un contesto di decisioni simili prese anche in altri stati come l’investimento milionario del Ministero dell’Istruzione in Turchia nella blockchain.
Sì, non è il miglior momento della storia cripto, ma quanto vi si sta muovendo intorno continua a procedere, senza grossi intoppi. Ed è un buon segnale anche per $MATIC di Polygon, con il network che è infrastruttura di questa curiosa iniziativa. Iniziativa sulla quale possiamo investire con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con tutto il meglio del mercato cripto a listino – con un intermediario che ci permette di investire su 78+ cripto offrendo strumenti di sicuro spessore.
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La Mongolia collega università e blockchain
Già ad agosto Hong Kong iniziava la creazione di spazi virtuali nel metaverso dedicati all’istruzione universitaria, nella lista di stati che spingono sugli investimenti e gli sviluppi nel metaverso per l’istruzione dei propri giovani adulti si aggiunge ora la Mongolia. Nel grande paese asiatico grazie al supporto della blockchain di Polygon i laureati riceveranno ora un certificato NFT insieme al certificato di laurea ad attestare la fine del percorso di studi.
Il certificato di laurea sarà un NFT soul-bound, intrasferibile ad altri wallet dopo il ricevimento e quindi per sempre legato allo studente che lo ha ottenuto in seguito al completamento del proprio corso di studi. Questo token non fungibile non è l’unico tassello del nuovo pionieristico progetto che l’Università Nazionale della Mongolia ha avviato. Nei piani c’è infatti anche la realizzazione di un mondo virtuale nel metaverso dove gli studenti potranno muoversi utilizzando un avatar NFT, gli obiettivi finali non sono ancora completamente chiari, ma gli sviluppi di questo progetto potrebbero portare a un area di apprendimento virtuale per gli studenti della Mongolia.
La Mongolia punta a uno use-case degli NFT più pratico e con risvolti utili per gli utenti delle tecnologie blockchain e del metaverso, distaccando il focus dalla narrazione più mainstream degli NFT a scopo di immagine profilo (PFP) e affondanti in un mare di speculazione. L’istituto d’Istruzione punta anche ad aprire un proprio quartier generale virtuale in collaborazione con Octagon Marketplace e con il supporto delle infrastrutture della rete Polygon.
L’istruzione e la scuola ai tempi del metaverso
L’Asia è l’alfiere per quanto riguarda le innovazioni che congiungono metaversi, blockchain e istruzione. In Giappone per esempio, l’Università di Tokyo (Todai) ha messo appunto un metaverso per aiutare gli studenti a interfacciarsi con le aziende del settore e per promuovere i propri corsi di ingegneria applicata alle nuove tecnologie e nelle scienze dell’informazione. Sempre in Giappone ma spostandosi a Toda, Saitama, la città ha messo a punto un sistema di lezioni in classi virtuali per combattere l’assenteismo scolastico in repentina crescita dall’inizio della pandemia del coronavirus.
Persino in Cina, dove il governo non ha mai lasciato intendere una buona relazione dello stato con il mondo delle criptovalute, nuovi corsi universitari legati al metaverso e nel polo universitario dell’Università di Scienze e Tecnologie dell’Informazione di Nanjing, in Cina, Il Dipartimento di ingegneria dell’informazione ha cambiato il nome ufficiale in Dipartimento di ingegneria del metaverso per puntare agli utilizzi diversi dalle crypto che la blockchain può avere.
Spostandoci in Australia, l’Università di Melbourne ha avviato da tempo una partnership con Algorand al fine di creare corsi universitari improntati alla blockchain e alle tecnologie ad essa collegate. Non una novità per chi segue da vicino le vicende attorno ad $ALGO, che punta sempre a creare partnership durature in ambito scientifico e tecnologico.