Secondo quanto sostiene CNBC, sono circa 100 le persone incaricate a lavorare sul progetto criptovalutario e… la campagna assunzioni non sarebbe finita qui. Facebook avrebbe infatti intenzione di assumere almeno altre 40 persone all’interno del team che si occuperà delle criptovalute, con l’obiettivo di predisporre un nuovo asset digitale spendibile facilmente online, e non solo.
O, meglio, stando a quanto si legge nelle dichiarazioni della stessa compagnia, l’obiettivo è ufficialmente quello di aiutare miliardi di persone ad avere accesso a qualcosa di cui oggi non dispongono, come l’assistenza sanitaria, i servizi finanziari, o nuovi modi per condividere le informazioni. La presentazione dovrebbe invece avvenire entro la fine del corrente mese.
Sempre secondo CNBC, il responsabile del progetto blockchain di Facebook è David Marcus, che ha già fatto parte del consiglio di amministrazione di Coinbase, e che in precedenza ha lavorato come presidente di PayPal. Il responsabile dell’open sourcing è invece lo sviluppatore di Facebook Eric Nakagawa, che in passato ha lungamente lavorato nello sviluppo di software di intelligenza artificiale, come PyTorch. Nakagawa ha anche operato come fondatore e CEO di un popolare sito web umoristico, “I Can Has Cheezburger?”.
Per quanto attiene gli altri dettagli operativi, è emerso che Facebook starebbe valutando di cedere a terzi il controllo della propria governance sul progetto criptovalutario, donando così un certo grado di decentramento al network. Si tratterebbe di una decisione in buona parte coerente con quanto emerso alla recente blockchain conference Consensus 2019, quando il CEO di Polychain Capital ha consigliato a Facebook di costruire la propria stablecoin su un’infrastruttura pubblica e aperta su blockchain, perché così facendo – ha aggiunto il CEO Olaf Carlson-Wee – sminuirebbe le preoccupazioni del grande pubblico.
Chiari sono, in tal senso, i riferimenti ai numerosi problemi che Facebook ha avuto recentemente con il controllo dei dati sulla propria piattaforma. Proprio per questo motivo la società di Mark Zuckerberg dovrebbe muoversi con particolare attenzione nel comparto, evitando di sottovalutare le conseguenze che potrebbero sorgere nel momento in cui un simile progetto dovesse essere lanciato con falle più o meno rilevanti nelle proprie strutture.