Coinbase all’attacco di Tether. L’exchange, che è tra i più popolari a livello mondiale, ha infatti consigliato ai propri utenti di passare da Tether a USDC, facendo riferimento, seppur in modo velato, alla reputazione e alla fiducia che possiamo avere dello stablecoin più importante per volume di scambi.
Una comunicazione che ha fatto preoccupare molti, ma che almeno a nostro avviso andrebbe letto però da altri angoli, ovvero tenendo conto della battaglia degli stablecoin a livello locale sia a livello globale, per una questione che pur indirettamente riguarda anche BUSD di Binance.
Siamo alla resa dei conti? Niente affatto: il business degli stablecoin è molto redditizio ed è più che ragionevole che la competizione sia così sfrenata. Forse meno ragionevole che si debbano però utilizzare certi mezzi, che sono quelli di sempre – e che non fanno bene al settore crypto in generale, almeno a nostro avviso. Cerchiamo di capire cosa ha detto Coinbase e perché. E perché dovremmo cercare di preoccuparci poco, almeno in relazione a quanto affermato da Coinbase.
Coinbase invita i clienti ad abbandonare Tether
Una questione che ormai va avanti da diverso tempo e che purtroppo continua a sortire effetti in termini di preoccupazioni, in particolare per i nuovi arrivati. Al centro della questione, neanche a dirlo, c’è di nuovo Tether, stablecoin la cui vita è cadenzata ad FUD a orologeria, campagne più o meno organizzate tese a minarne la stabilità. Questa volta ad animare l’attacco c’è Coinbase, che con un post sul suo blog ufficiale ha invitato i suoi clienti a fare qualcosa di molto particolare.
Passa al dollaro digitale affidabile e di buona reputazione: USDC**
Questo il titolo, molto forte, del post. Non viene citato direttamente Tether, ma il fatto di dichiarare USDC come dollaro digitale affidabile e di buona reputazione implica che i concorrenti non lo siano. Non ci si riferisce probabilmente a BUSD di Binance, che è coperto da Paxos e per i quali esistono report molto dettagliati delle sostanze che fanno da backing ai token emessi.
E poi si continua:
Ora più che mai, la stabilità e la fiducia sono di grande importanza per i clienti. Gli stablecoin con sottostante fiat offrono ai clienti stabilità e sicurezza durante periodi di alta volatilità. Tuttavia, gli eventi delle ultime settimane hanno testato al solidità di alcuni stablecoin e abbiamo visto movimenti verso la sicurezza. Crediamo che USDC sia uno stablecoin di buona reputazione e affidabile, e quindi stiamo rendendo più liscio il passaggio: a partire da oggi rimuoviamo le commissioni per tutti i clienti retail a livello mondiale per convertire Tether in USDC.
Attacco obliquo, se vogliamo, perché il primo concorrente non viene mai citato, se non alla fine. Ma quanto detto poco sopra può essere facilmente riferito appunto allo stablecoin Tether. Un attacco, non il primo e purtroppo non l’ultimo, che cerca di cavalcare il FUD che da sempre o quasi circonda questo token.
Coinbase ha interessi in USDC
La seconda parte dell’articolo di Coinbase ci ricorda però un aspetto molto più importante, che a nostro avviso è fondamentale per dare corretta lettura agli eventi di ieri.
Siamo stati co-fondatori di USDC nel 2018, con la visione di creare un sistema finanziario globale più aperto. USDC è unico nell’essere coperto al 100% da cash e da bond USA a breve scadenza che sono depositati in istituzioni USA regolamentate.
Altra frecciata, certo. Ma anche l’altro aspetto fondamentale della questione: USDC è legato a Coinbase in via diretta. E questa vicenda, che pur sta tenendo banco sui social, è la vecchia questione del chiedere all’oste quanto sia buono il vino.
ieri sarei stato lontano come la peste da un exchange cinese, oggi starei lontano come la peste da un exchange americano. come si cambia…